Introduzione alla vita e alle opere di Francesco Petrarca, a cura di Andrea Cortellessa.
Francesco Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304. Il padre, notaio fiorentino, si trovava in esilio ad Arezzo, e faceva parte della fazione dei guelfi bianchi, come Dante Alighieri. La famiglia di Petrarca segue poi il papa ad Avignone, dove era stata trasferita nel 1309 la sede pontificia. Nel 1318 muore la madre del poeta, ciò spinge il poeta a comporre il suo primo componimento, un'elegia in latino. La corte avignonese si presenta come un ambiente cosmopolita e moderna, che forma il giovane Francesco e il fratello Gherardo.
Nel 1327, come data Petrarca stesso, avviene l'incontro con Laura, l'evento più importante della sua vita. La donna probabilmente è Laura de Noves, donna sposata con l'aristocratico Ugo de Sade. Nel 1330 Petrarca assume lo stato di chierico, dandosi alla carriera ecclesiastica. Negli anni '30 del XIV secolo il poeta affronta diversi viaggi, in particolare Parigi e Roma, città importante per l'elaborazione del mito della classicità da parte di Petrarca. Nel 1337 nasce il figlio Giovanni e decide di comprare una casa in Valchiusa in Provenza, che diventerà l'epicentro del suo mondo poetico. Nel 1341 la sua crescente fama di letterato e umanista lo porta a un gesto innovativo per l'epoca: si sottopone a un certame poetico, che gli viene fatto dal re di Napoli, Roberto D'Angiò, che vaglia la sua preparazione umanistica e poetica e lo incorona con l'alloro sul Campidoglio.
Tra il 1347 e il 1353 compone un'opera in prosa in latino, il Secretum. Si tratta di un dialogo immaginario tra il poeta e Sant'Agostino, in cui vengono affrontate questioni personali e intime del poeta, una sorta di autoesame di coscienza, di "inchiesta psicologica su se stessi".
Continua i suoi studi di carattere filologico e i suoi viaggi per monasteri e biblioteche alla ricerca di manoscritti rari di autori classici (sua è la scoperta di alcune epistole di Cicerone e sua è la prima raccolta di 4 decadi delle Storie di Livio). Il suo metodo di ricerca, il suo studio degli autori antichi e la sua passione per la classicità rendono Petrarca un precursore dell'Umanesimo.
Dal punto di vista politico Petrarca è un uomo che resta all'ombra del potere per tutta la vita. Svolge il suo ruolo all'interno della corte pontificia. Solo nel 1347 per un breve periodo Petrarca sembra appoggiare l'occupazione di Roma da parte di Cola di Rienzo, un tribuno del popolo, che cerca di costruire una nuova forma governativa, un tentativo destinato presto a fallire. Nel 1348 in Europa scoppia la peste nera. Durante la peste, tra i conoscenti di Petrarca, muore anche Laura, la donna amata del poeta. Negli anni successivi alla pesta Petrarca entra in contatto con nuovi ambienti intellettuali e culturali, a Firenze conosce Boccaccio. L'ambiente della corte pontificia appare al poeta sempre più soffocante e nel 1353 si stabilisce in Italia, a Milano alla corte dei Visconti, da cui si allontana nel 1361. Ricomincia un nuovo periodo di peregrinazioni in Veneto e Petrarca si stabilisce nel 1368 a Padova,
Nel 1374 Petrarca muore per un attacco di febbre, mentre sta completando l'opera in volgare a cui ha dedicato la vita intera, il Canzoniere.
Andrea Cortellessa è un critico letterario italiano, storico della letteratura e professore associato all'Università Roma Tre, dove insegna Letteratura Italiana Contemporanea e Letterature Comparate. Collabora con diverse riviste e quotidiani tra cui alfabeta2, il manifesto e La Stampa-Tuttolibri.
Video su Francesco Petrarca
Relatori
Francesco Petrarca: riassunto della vita e delle opere
Domande
2 Risposte
1 Risposte
1 Risposte