Sincope
Definizione
Fenomeno linguistico (dal greco synkopé, “caduta, rottura”) di fonetica storica per cui uno o più fonemi all’interno di parola cadono ( come nel latina domina, che dà origine all’italiano “donna” dopo la caduta della “i”), causando l’abbreviazione della parola stessa.
Spiegazione ed esempi
In ambito letterario, la sincope è tipica del linguaggio della poesia, dove alcuni termini (si pensi all’uso di “spirto” per “spirito” come nel sonetto Alla sera di Ugo Foscolo, v. 14: “quello spirto guerrier ch’entro mi rugge”) vengono volutamente abbreviati per ragioni stilistiche, espressive o metriche. La sincope è allora un fenomeno linguistico, proprio dell’evoluzione diacronica di ogni lingua, che si presta per caratterizzare il linguaggio della poesia (o il linguaggio della letteratura in generale) come qualcosa di intrinsecamente diverso rispetto al linguaggio quotidiano di ogni giorno.
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