alle fronde dei salici
cosa sono le cetre????attendo risposta.... grazie
il 19 Giugno 2017, da Matteo Livorno
La cetra è uno strumento musicale, a corde, usato, in passato, dai citaredi dell'antica Grecia ( citaredo: aedo che accompagnava il canto con la cetra ). Per questo uso, la cetra viene a simboleggiare la poesia e, probabilmente, un tipo particolare di poesia, eccessivamente retorica, aulica e pomposa, inutile ed inadeguata di fronte alle atrocità della guerra e dell'occupazione straniera. - Pur sintetico, spero di aver soddisfatto il tuo interrogativo. Saluti, Apollonio Rodio.
Straordinaria poesia di Quasimodo. Nelle cetre appese c'è tutto l'orrore di fronte alla guerra che va a stravolgere il ruolo essenziale del poeta: fare poesia. Nell'appendere le cetre, simboli della poesia lirica, viene espresso il desiderio di silenzio e l'impossibilità, per i poeti, di "svolgere il loro mestiere". Questi versi inoltre si rifanno al salmo 137 che descrive la condizione degli ebrei deportati a Babilonia dopo la caduta di Gerusalemme ("ai Salici di quella terra / appendemmo le nostre cetre/Là ci chiedevano parole di canto / coloro che ci avevano deportato/ canzoni di gioia i nostri oppressori"). È come quando guardiamo il telegiornale e sentiamo notizie di uccisione e morte, e non ci viene voglia neppure di commentare quello che è successo. Il silenzio a volte, da solo, esprime più delle parole.
Hai completato, ottimamente, la mia risposta. Per cui ti ringrazio vivamente. Mi sono tenuto sintetico, sperando di ritornare, in seguito, su questa mia breve considerazione, atta soprattutto a spiegare, in modo semplice, cosa sia una cetra. Non mi era chiaro ( e non lo è tutt'ora ) se l'utente desiderasse sapere che cosa sia una cetra oppure se volesse conoscerne il significato nel componimento del Quasimodo ! Ancora grazie; saluti, Apollonio Rodio. - Apollonio Rodio 25 Giugno 2017
P.S. È veramente interessante notare come venga affermata, per mezzo della poesia stessa, l'impossibilità di far poesia …. Il suo limite di fronte alla brutalità della guerra ! Una riflessione metapoetica ( della poesia sulla poesia ) in negativo ( dove emerge chiaramente l'impotenza del canto ). Tuttavia, se nel frangente immediato della guerra non si è potuto far poesia, ugualmente i cuori e le coscienze non si sono spenti, obliati ( almeno, per alcuni, tra cui il Quasimodo stesso ). Perciò, terminata la guerra, scaturisce questo componimento ( 1946 ), che degli orrori sa parlare – e da essi trova origine -, per immagini di forte incisività. “La poesia del sentimento”, diversamente dalla “poesia dell'orpello”, non viene silenziata dalla guerra, ma solo transitoriamente sospesa, perché il sentimento persiste anche laddove domina l'atrocità più crudele. Di qui, l'interpretazione per la quale le cetre si riferiscano ad una poesia retorica ed inutilmente aulica, rimasta appesa alle fronde dei salici anche dopo la guerra. Questo, almeno, il mio personale parere. Di nuovo saluti. - Apollonio Rodio 25 Giugno 2017