Identità individuale Pirandello
Mi potete spiegare il concetto di negazione dell’identità individuale secondo Pirandello? Cioè, essa di per sé non esiste perché è una costruzione fittizia della nostra visione soggettiva della realtà e il frutto del tentativo della società di circoscrivere la nostra mutevole personalità in una “forma” definita; o la frantumazione dell’io è dovuto alle molteplici maschere che indossiamo nei vari contesti sociali, in una pluralità dell’io che fa di noi un “nessuno”? E dire “forma” e “maschera” è la stessa cosa o esprimono concetti leggermente diversi? Grazie mille
il 20 Agosto 2016, da Giorgio Lonzi
Ciao Giorgio, innanzitutto la forma è ciò che assume chi (o cosa) si allontana dal fluire delle cose, dunque il concetto è lievemente diverso dalla maschera, che è tuttavia, come intuirai, anch'essa forma. L'uomo, dunque, come hai notato, tende a costruzioni fittizie per darsi forma definita e, soprattutto, unitaria. Anche gli altri, però, attribuiscono al singolo individuo delle maschere, intrappolandolo in uno o più personaggi fissi che finiscono col diventare una gabbia. La negazione dell'identità individuale, dunque, diventa da questo punto di vista un passo di liberazione dell'essere e di accettazione della mutevolezza dell'esistenza. Ma questo è solo un primo punto. L'identità individuale, infatti, viene anche negata "negativamente" (permettimi il bisticcio di parole) dalla società contemporanea, che annulla l'individuo per preferirvi l'anonima macchina industriale e burocratica. Spero di aver risposto almeno in parte ai tuoi dubbi, ciao!