la forma riflessiva reciproca italiana

Buongiorno!Nell'analisi logica,la particella pronominale si legata ad una forma reciproca apparente,come si considera?Parte integrante del predicato(come per la forma intransitiva pronominale)o soggetto?Grazie,ma nessun testo mi toglie questo dubbio...


il 21 Giugno 2015, da Alessandra Bucci

luca ghirimoldi il 22 Giugno 2015 ha risposto:

Ciao Alessandra, se ho capito bene la tua domanda, la questione è abbastanza articolata. Ti segnalo innanzitutto la nostra sezione di Analisi grammatica e Analisi logica ( https://library.weschool.com/lezioni/lingue/italiano) e, più nello specifico, un testo sui verbi riflessivi ( https://library.weschool.com/lezione/verbo-riflessivo-verbi-pronominali-particelle-pronominali-11084.html). Cominciamo segnalando alcune differenze. Nei verbi intransitivi pronominali (ad esempio: “mi ricordo”, “mi pento”) il pronome personale NON ha valore riflessivo, ma semplicemente si aggancia al predicato verbale e fa parte della sua coniugazione senza avere davvero un significato proprio. Un “controllo” abbastanza comodo in questo caso lo si può fare provando a sostituire il pronome con un analogo, e accorgersi che la frase non regge più. Ad esempio, “io mi pento” non può diventare - per senso logico - “io pento me stesso” (come invece “io mi lavo” può essere trasformato in “io mi lavo”). Diverso è il caso dei verbi riflessivi reciproci e dei verbi riflessivi apparenti. Nel primo caso, la varie particelle pronominali ( https://library.weschool.com/lezione/pronome-personale-pronomi-complemento-riflessivi-particelle-pronominali-grammatica-10890.html), tra cui anche il “si”, indicano che l’azione è contemporaneamente compiuta e subita da più di un soggetto (ad esempio: “Paolo e Caterina si salutano”, cioè compiono vicendevolmente l’azione di salutarsi). Il “si” in questo caso NON fa parte del predicato verbale (neanche nell’analisi logica) e svolge la funzione di complemento (nella frase di esempio, Paolo e Caterina salutano appunto l’uno l’altra e viceversa; se togliessi il “si”, la frase cambierebbe il suo significato: “Paolo e Caterina salutano”). Nel caso della forma reciproca apparente (o transitiva pronominale), il “si” fa riflettere l’azione non sul soggetto nella sua interezza, ma su una sua parte specifica (ad esempio: “Riccardo si lava le mani”. Qui l’azione si lavarsi non si riflette sul soggetto di Riccardo nella sua totalità, ma solo su una sua parte, le mani appunto). In questo caso, la particella pronominale “si” NON fa parte del predicato verbale perché svolge la funzione logica di complemento di termine (“si” = “a se stesso). Se nella frase di esempio togliessi questo pronome, il senso del verbo infatti sarebbe in parte modificato, da “Riccardo si lava le mani” (cioè, a se stesso) a “Riccardo lava le mani” (le sue o quelle di altri, senza che ciò sia chiaramente specificato). Va ricordato che spesso l’uso di un verbo alla forma reciproca apparente (o trnasitiva pronominale) è dovuto anche alla scelta di dare una sfumatura intensiva all’espressione; pensa al caso di frasi come: “Mi sono fatto una bella vacanza”, dove l’uso del pronome (ridondante) non indica affatto che l’azione del predicato si riflette in qualche modo sul soggetto ma vuole dare più forza all’espressione. Spero di aver risposto al tuo dubbio: se ci fosse bisogno di approfondimenti chiedi pure! :) Un saluto e buona giornata

Alessandra Bucci il 22 Giugno 2015 ha risposto:

Grazie Luca.Buona giornata,sei stato davvero molto gentile.