letteratura italiana
perché le corti italiane del '500 erano tanto affascinate da storie fantastiche di cavalieri erranti ?
il 08 Settembre 2015, da Lavinia Fiocchetti
Ciao Lavinia, la questione è sicuramente interessante; per riassumere, secondo me possiamo identificare i motivi del successo dei poemi Boiardo ( https://library.weschool.com/lezione/orlando-innamorato-boiardo-poema-cavalleresco-riassunto-5789.html), Ariosto ( https://library.weschool.com/lezione/orlando-furioso-ludovico-ariosto-testo-personaggi-4389.html) e Tasso ( https://library.weschool.com/lezione/tasso-poetica-1919.html) nel contesto storico-sociale e nella forza della tradizione letteraria (oltre che ovviamente nella bravura dei tre autori). Per quanto riguarda il primo punto, bisogna considerare che il poema epico-cavalleresco fiorisce in un contesto storico e culturale ben definito, cioè quello della corte aristocratica italiana tra fine Quattrocento e Cinquecento (nella fattispecie, quella estense). All’apice della cultura umanistico-rinascimentale, questi centri sono il luogo per eccellenza delle arti e della cultura, dove il letterato e l’artista in generale possono trovare (almeno idealmente) le condizioni ideali per esprimere tutto il loro genio. In questa situazione però Boiardo, Ariosto e (con punte drammatiche) Tasso devono scendere a compromessi, in quanto il loro status di vita (reddito e alloggio) dipende in buona parte dai favori del signore di corte. Il tipico “motivo encomiastico”, che ritroviamo ad esempio nei prologhi dei tre poemi (Orlando innamorato: https://library.weschool.com/lezione/matteo-maria-boiardo-orlando-innamorato-proemio-ciclo-bretone-carolingio-11062.html; Orlando furioso: https://library.weschool.com/lezione/ludovico-ariosto-orlando-furioso-canto-primo-angelica-4441.html; Gerusalemme liberata: https://library.weschool.com/lezione/gerusalemme-liberata-erminia-2986.html), è solo un aspetto della questione: in un ambiente altolocato e raffinato, il poeta propone al proprio pubblico di riferimento il prodotto letterario più richiesto. Le avventure delle dame e dei cavalieri, condite di elementi magici e fantastici, del passato glorioso del casato d’Este o della storia dei secoli precedenti (Carlo Magno e i suoi paladini oppure la conquista cristiana di Gerusalemme) sono allora la combinazione giusta perché mescolano molti elementi eterogenei (la virtù cavalleresca, l’eroismo, il sacrificio, l’amore, la guerra), un po’ come i film hollywoodiano di successo. A tutto ciò va aggiunta l’influenza della tradizione: il poema cavalleresco è infatti l’esito più maturo di tutta la tradizione epica che risale fino alla Chanson de Roland ( https://library.weschool.com/lezione/chanson-de-roland-orlando-carlo-magno-epica-10935.html) e alle chansons de geste ( https://library.weschool.com/definizione/chanson-de-geste.html), che hanno larghissima diffusione nell’Europa dall’XI al XIII secolo e che portano alla fondazione dei vari cicli epici (ciclo bretone o arturiano, ciclo carolingio o “materia di Francia”). In più, possiamo aggiungere che la flessibilità dell’ottava narrativa ( https://library.weschool.com/definizione/ottava.html) consegna ai nostri autori uno strumento molto potente per tradurre in versi la loro visione del mondo, spaziando dal piacere narrativo di Ariosto alla complessità psicologica di Tasso, dall’inquietudine tormentata e dal senso del peccato della Gerusalemme liberata (come nella scena di Tancredi e Clorinda: https://library.weschool.com/lezione/commento-gerusalemme-liberata-tasso-tancredi-clorinda-1920.html) fino alla leggerezza dell’invenzione fantastica e al tocco ironico di Ariosto (qui basta pensare all’episodio di Astolfo sulla Luna: https://library.weschool.com/lezione/parafrasi-astolfo-sulla-luna-riassunto-orlando-furioso-ariosto-11069.html). Spero di aver risposto alla tua domanda, anche se la questione è molto più complessa! Un saluto, buona giornata :)