mito della caverna
c'è un corso che spiega quanto la Chiesa si sia basata sul mito della caverna (ma anche su altri) in particolare del dovere morale di rientrare per divulgare la conoscenza della verità a tutti coloro che hanno solo una semplice opinione, tra l'altro non verificata, cioè praticamente agli ignoranti? - perchè mi sembra di notare affinità tra Gesù e i filosofi in tal senso, grazie
il 23 Maggio 2014, da sandro bartoli
Ciao Sandro, Platone si muoveva in un orizzonte pre-cristiano e il mito della caverna si riferisce esclusivamente alla conoscenza filosofica. Sebbene in diversi suoi scritti emerga che il grado più alto della conoscenza coincide con la contemplazione del bene - e nella dottrina del demiurgo molti pensatori cattolici e cristiani abbiano riscontrato analogie con la creazione divina -, è pur sempre vero che Platone non poteva avere una concezione della divinità assimilabile a quella dei primi gruppi cristiani. Il discorso è in ogni caso molto ampio, se ti interessa approfondire le dottrine dei filosofi neoplatonici, che interpretano la filosofia platonica a difesa delle verità rivelate, puoi dare un occhio a queste lezioni: https://library.weschool.com/lezione/ipostasi-plotino-demiurgo-e-neoplatonismo-2422.html ; e https://library.weschool.com/lezione/spiegazione-filosofia-platonica-accademia-antica-neoplatonismo-riassunto-2421.html
Ciao, non mi sembra ci sia un corso riguardante la Chiesa e la filosofia e, inoltre, i corsi presentati mi sembrano neutrali, senza alcuna propensione. Per quanto riguarda l'assimilazione di filosofi a Gesù, ciò è avvenuto per quanto riguarda Socrate: entrambi si sono sacrificati, ad esempio (Gesù per l'umanità, Socrate per la città in cui viveva - d'altronde se si fosse sottratto alle leggi, ciò avrebbe comportato una dissoluzione della polis e delle leggi). Per quanto riguarda invece Platone: assolutamente ci può essere il tipo di paragone di cui parli. Nel Mito della Caverna, colui che ha conosciuto il Bene, potrebbe richiamare gli evangelisti che fecero conoscere al mondo Gesù e ciò che egli fece. Inoltre, è storicamente confermata la tesi che il Cristianesimo vide di buon occhio il "Timeo" platonico: esso era stato ritenuto utile per spiegare la creazione (in realtà, poi, il Demiurgo non crea, ma plasma la realtà, le dà una forma facendo riferimento alle Idee, che sono come paradigmi. Forse c'è più somiglianza con Dio, per quanto riguarda l'Idea di Bene). W. Jaeger, inoltre, scrive che "Quando si ponga il problema, non già del fenomeno “conversione” come tale, ma dell’origine del concetto cristiano di conversione, si deve riconoscere in Platone l’autore primo di questo concetto" facendo riferimento alla dialettica - vista come liberazione dal sensibile e conversione dal divenire all'essere, base fondamentale per raggiungere il Bene
Non avevo visto la risposta di Matilde Quarti: in ogni caso ha spiegato molto bene e direi che, effettivamente, potresti, come già Matilde ti ha consigliato, guardare spiegazioni inerenti il Neoplatonismo p.s. Scusa Matilde se, per certi versi, sembra che abbia ricopiato la tua risposta: in realtà dopo aver caricato la mia mi sono accorto di non essere stato l'unico a rispondere e mi sono accorto che avevi già dato una spiegazione esaustiva e completa! - Astorino Simone 23 Maggio 2014
la vita di gesù ai suoi tempi