trompe l'oeil in Svevo
Buongiorno, complimenti per la lezione, molto chiara e interessante. Potrei avere un riferimento bibliografico o un esempio concreto del trompe l'oeil in Svevo secondo De Benedetti? Grazie mille.
il 11 Ottobre 2014, da Alba Dalischi
Ciao Alba, non ho qui con me il libro ma sono quasi sicuro che il riferimento bibliografico migliore sia al saggio di Debenedetti “Svevo e Schmitz” in “Saggi critici. Nuova serie” (Milano, Mondadori, 1955; ora Venezia, Marsilio, 1990). Per quanto riguarda gli esempi, in realtà la tecnica sveviana di rompere l’illusione finzionale della narrativa “classica” si estende a tutto il romanzo, e condiziona a più livelli la “confessione” di Zeno Cosini: basti pensare a tutte le mistificazioni del protagonista principale (il matrimonio, la morte del padre o il vizio del fumo) che emergono a livello anzitutto verbale e narrativo. Da qui appunto la considerazione che ogni atto di racconto non può che essere opaco e “non innocente”. Se vuoi approfondire (il discorso è necessariamente più ampio di quanto riassunto qui) ci sono anche - sempre di Debenedetti e sempre con un occhio di riguardo a Svevo - “Il personaggio uomo” (Milano, Garzanti, 1998) e “Il romanzo del Novecento” (Milano, Garzanti, 1996). Spero d’averti dato lo spunto che ti serviva, un saluto e buona domenica! :)