Verifica: “I Promessi Sposi”, il rapporto con la Storia e la tematica d’amore

1/9

Nel “Fermo e Lucia”, introducendo la tematica amorosa, Manzoni si ricollega alle idee già espresse in un’altra sua prefazione; quale?

Quella agli “Inni sacri”.

Quella al “Conte di Carmagnola”.

Quella che compare nell’“Adelchi”.

Quella che commentava “Marzo 1821”.
2/9

L’intento del narratore manzoniano è sempre quello di coinvolgere il proprio lettore, portandolo però a sviluppare un’attenta riflessione etica sulle vicende che egli osserva.

Vero

Falso

3/9

Manzoni, in stretta connessione con le finalità della creazione romanzesca, teorizza esplicitamente che l’opera letteraria non dovrebbe trattare direttamente la tematica amorosa.

Vero

Falso
4/9

Nelle parole dell’Anonimo manzoniano, le “genti meccaniche” sono:

i protagonisti della vicenda da lui raccolta.

coloro di cui la narrazione romanzesca non si dovrebbe occupare.

coloro che occupano i ranghi intermedi della società secentesca.

i ranghi più bassi della popolazione, con cui egli non vuole confondersi.
5/9

Quale termine utilizza l’Anonimo, in maniera decisamente innovativa, per caratterizzare le vicende che sta raccontando?
6/9

L’esempio della statua di Filippo II nel capitolo dodicesimo de “I Promessi Sposi” dimostra, per Manzoni:

la vanità della gloria umana, e in particolar modo dei potenti.

una prova di “vero storico” calata nel suo romanzo.

la dimostrazione dell’inconsistenza della Storia ufficiale.

la dimostrazione della ferocia della massa durante i tumulti popolari.
7/9

Alla prospettiva adottata da Manzoni per narrare le vicende de “I Promessi Sposi” è sempre collegato un giudizio etico e morale sulle azioni umane.

Vero

Falso
8/9

Nella figura del governatore milanese Don Gonzalo, Manzoni individua:

il potere politico militare che è indifferente ai reali bisogni della popolazione.

la crisi del potere politico spagnolo in Italia nel Seicento.

una figura ingiustamente celebrata dagli storici per la sua abilità al governo.

una figura particolarmente distintasi per i propri meriti umani e civili nel periodo della peste.
9/9

Nel capitolo 32, riferendosi alla guerra tra Casale e Mantova, Manzoni presenta il volto violento e insensato della Storia, che la letteratura ha il compito di svelare.

Vero

Falso

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Esercizio su I Promessi Sposi

Relatori

Luca Ghirimoldi

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L’intento del narratore manzoniano è sempre quello di coinvolgere il proprio lettore, portandolo però a sviluppare un’attenta riflessione etica sulle vicende che egli osserva.

Manzoni, in stretta connessione con le finalità della creazione romanzesca, teorizza esplicitamente che l’opera letteraria non dovrebbe trattare direttamente la tematica amorosa.

Nelle parole dell’Anonimo manzoniano, le “genti meccaniche” sono:

Quale termine utilizza l’Anonimo, in maniera decisamente innovativa, per caratterizzare le vicende che sta raccontando?

L’esempio della statua di Filippo II nel capitolo dodicesimo de “I Promessi Sposi” dimostra, per Manzoni:

Alla prospettiva adottata da Manzoni per narrare le vicende de “I Promessi Sposi” è sempre collegato un giudizio etico e morale sulle azioni umane.

Nella figura del governatore milanese Don Gonzalo, Manzoni individua:

Nel capitolo 32, riferendosi alla guerra tra Casale e Mantova, Manzoni presenta il volto violento e insensato della Storia, che la letteratura ha il compito di svelare.

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