Ambrogio (337-397) diventa vescovo di Milano nella seconda metà del trecento, organizza un nuovo calendario liturgico (seguito ancora oggi), detto "ambrosiano" e converte al cristianesimo alcune tra le più celebri figure del tempo. In particolare, diventa suo discepolo il giovane Agostino (354-430) che diventerà vescovo di Ippona e filosofo. Agostino, che non proviene da Roma bensì dal nord Africa, grazie all'influenza di Ambrogio si converte al cristianesimo e comincia il suo importante percorso di studi. Già esperto di retorica, Agostino si avvicina anche a Platone e al neoplatonismo di Plotino, contrapponendosi invece agli scettici e agli stoici: le due grandi scuole materialiste che dominano l'età ellenistica. La figura divina rappresenta allora per Agostino l'apice della realtà ontologica soprasensibile. Durante un periodo di ritiro in Brianza scrive alcune opere molto rilevanti per il suo pensiero: Academicos, De beata vita, De ordine, Soliloquia. Nel 395 Agostino viene nominato vescovo ad Ippona. La prima parte di questo video, sull'ultima fase dell'Impero romano, si può vedere qui.
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Sant'Agostino: la vita e l'incontro con Sant'Ambrogio
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