Per parlare dell'età ellenistica bisogna prima parlare di Alessandro Magno, che nella sua parabola imperiale ha conquistato gran parte dell'Asia - oltre a mantenere il suo dominio sulla Grecia, già conquistata dal padre Filippo - arrivando a toccare l'India, dove trova infine la morte. L'impero di Alessandro Magno, alla sua morte, viene diviso tra i suoi generali, o diadochi, in province: la Macedonia, la Tracia, il Regno di Persia, parte dell'Egitto e il Regno di Pergamo. I diadochi finiscono con il governare con modalità assolutistiche, quindi con le conquiste di Alessandro Magno finisce definitivamente la fase delle poleis greche e le conseguenze di questo declino, a livello politico e sociale, sono molto profonde. Il cittadino, trasformato in suddito, perde i suoi diritti, inoltre vi è per la prima volta uno scambio tra i greci e le cosiddette popolazioni barbare, con delle conseguenti commistioni linguistiche. In età ellenistica, però, nascono anche le biblioteche, dei veri e propri centri di raccolta del sapere scritto: le due biblioteche più celebri sono quella di Alessandria e quella di Pergamo.
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L'età ellenistica: Alessandro Magno e la biblioteca di Alessandria d'Egitto
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