Tra i mammiferi ci sono animali con abitudini alimentari molto differenti tra loro: alcune specie sono erbivore, altre carnivore e altre ancora onnivore, ovvero mangiano sia piante sia altri animali. Molti mammiferi carnivori e onnivori si cibano anche di insetti, i quali, essendo in numero assai elevato e vivendo praticamente in tutti gli habitat possibili, rappresentano un’ottima fonte di nutrimento.
In questo testo analizzeremo cinque ordini di mammiferi che comprendono specie molto diverse fra loro, ma che sono spesso accumunate da una dieta costituita da insetti, anche se poche sono le specie che si cibano quasi esclusivamente di insetti. Gli ordini in questione sono, nella classificazione tradizionale, Insettivori, Sdentati, Folidoti, Tubulidentati e Chirotteri. Tale classificazioneal pari di altre, è oggi in discussione dalle tecniche di sequenziamento del genoma, che hanno suddiviso e ristrutturato alcuni degli ordini di cui sopra.
Gli Insettivori sono un ordine di mammiferi i cui appartenenti, nonostante il nome, non si cibano esclusivamente di insetti, ma anche di vermi, ragni e piccoli rettili. Hanno in genere occhi e orecchie piccole, muso allungato e vita tendenzialmente notturna. Questo ordine tuttavia ha mostrato avere al suo interno specie relativamente distanti dal punto di vista filogenetico (natura parafiletica), di conseguenza sono oggi proposti 3 ordini alternativi, che rispecchiano meglio la distanza evolutiva di queste specie al loro interno e nei confronti degli altri mammiferi. L’ordine degli Erinaceomorfi comprende un’unica famiglia, quella dei ricci. Questi animali, noti anche come porcospini, sono timidi e schivi nei confronti dell’uomo anche se arrivano a visitare insediamenti urbani, come giardini e parchi pubblici, mentre annusano il terreno alla ricerca di piccole prede. La loro principale caratteristica è costituita dagli aculei, i quali possono essere eretti in caso di pericolo: se il nemico tocca il riccio, questo si chiude in una sorta di “palla difensiva”. Il loro cervello con limitate circonvoluzioni e la dentatura primitiva suggeriscono che essi siano piuttosto primitivi e nel complesso simili ai primi mammiferi terrestri. L’ordine dei Soricomorfi (dal latino sorex, sorcio) comprendono talpe e toporagni, specie dalle abitudini diverse: i toporagni d’acqua per esempio possiedono zampe palmate adatte per la vita acquatica, mentre le talpe hanno sviluppato artigli potenti su zampe anteriori rivolte verso l’esterno per potere scavare lunghi cunicoli sotterranei, e usarle tuttavia all’occorrenza anche per nuotare. Tra i Soricomorfi troviamo il più piccolo mammifero esistente, il mustiolo o toporagno etrusco (Suncus etruscus), un animaletto lungo appena 3 o 4 cm. Fra i talpidi, una specie particolare è la talpa dal muso stellato (Condylura cristata), la cui scarsa vista è compensata da un naso a forma di stella, i cui 24 tentacoli sono in grado di sondare l’ambiente circostante sia sulla terraferma sia in acqua. Questo straordinario organo non ha eguali in natura, in quanto sembrerebbe essere una prerogativa unica di questo mammifero nordamericano. L’ordine degli Afrosoricidi comprende animali come il tenrec comune (Tenrec ecaudatus), il quale vive in Madagascar e possiede un pelo irto di spine, che usa per difendersi dai nemici. L’analisi del DNA suggerisce che quest’ordine sia più vicino dal punto di vista evolutivo ad altre specie, come gli elefanti, rispetto agli altri “ex-insettivori”.
Soricomorfi e Afrosoricidi: a sinistra la talpa dal muso stellato (Condylura cristata), al centro il toporagno d’acqua mediterraneo (Neomys anomalus), e a destra il tenrec comune (Tenrec ecaudatus).
Erinaceomorfi da collezione: a sinistra il riccio dalle orecchie lunghe (Hemiechinus auritus), a destra il riccio orientale (Erinaceus concolor), entrambi raffigurati su francobolli emessi dalla Bielorussia nel 2012.
Un altro ordine che ha subito modifiche a causa delle recenti indagini genetiche è quello degli Sdentati, chiamati anche Edentati, Maldentati o Xenartra. Se i primi tre nomi ricordano la mancanza (non sempre totale) di dentatura, che li porta a cibarsi di minuscoli insetti e foglie, il termine Xenartra vuol dire letteralmente “articolazione estranea”, in riferimento a una particolare articolazione presente sulle vertebre lombari, mancante in tutti gli altri mammiferi. Questa caratteristica non è tuttavia l’unica “stranezza ossea” in quanto i bradipi possiedono un numero variabile di vertebre cervicali (quelle del collo, per intenderci) che va da 5 a 9, quando invece tutti gli altri mammiferi (uomo compreso) ne possiedono sempre 7: nel caso in cui questo numero sia diverso il rischio di patologie è infatti elevato. I bradipi hanno una vita completamente arboricola, e sono famosi per essere i mammiferi più lenti al mondo, hanno un metabolismo assai lento e si muovono con estrema lentezza. Le varie specie di bradipi sono oggi classificate all’interno dell’ordine dei Pelosi (Pelosa), insieme ai formichieri e ai tamandua, i cosiddetti formichieri americani, che possiedono un caratteristico muso allungato, ideale per incunearsi all’interno di formicai e termitai. La lunga lingua (fino a 60 cm) è appiccicosa e ricca di spine, perfetta quindi per catturare un alto numero di insetti in poco tempo. Dotato una voluminosa e cespugliosa coda, il formichiere colpisce proprio per la sua dieta caratteristica: il nome latino del sue genere, Myrmecophaga, e il suo nome inglese anteater, vogliono proprio dire “mangiatore di formiche”. L’altro ordine nato dalla “separazione” degli sdentati è quello dei Cingolati, al quale appartengono tutte le specie di armadillo. Il riferimento ai carri armati cingolati è legato alla dura corazza che ricopre questi animali americani, che fornisce protezione dai predatori, nonostante loro stessi siano abili cacciatori di insetti, vermi, piccoli anfibi, rettili e uccelli. Le dimensioni degli armadilli sono variabili e vanno dai 100 cm dell’armadillo gigante (Priodontes maximus) ai 40 cm dell’armadillo dalle nove fasce (Dasypus novemcinctus). Gli armadilli e i bradipi sono inoltre accomunati dal fatto che sono state scoperte per entrambi forme fossili dalle dimensioni molto maggiori, che probabilmente si sono estinte a causa di uno svantaggio evolutivo: queste specie, ora estinte e conosciute per i reperti fossili, sono rispettivamente il gliptodonte (Glyptodontes) e il megaterio (Megatherium).
Sdentati pelosi e cingolati: a sinistra il bradipo variegato (Bradypus variegatus), al centro il formichiere gigante (Myrmecophaga tridactyla), a destra il armadillo dalle nove fasce (Dasypus novemcinctus).
Ordini che originariamente erano stati accorpati agli Sdentati ma che ben presto furono considerati indipendenti (anche senza l’analisi del DNA) sono i Folidoti e i Tubulidentati, che comprendono una sola famiglia e pochissime specie. Folidoti sono tutte le specie di pangolino, animale caratterizzato da assenza di denti, presenza di una lunga lingua simile a quella dei formichieri e squame cornee abbastanza dure che ricoprono gran parte del corpo. Questo rivestimento ha scopo sia mimetico sia difensivo: l’animale si arrotola su se stesso come un riccio. Vivono in Asia o in Africa, e hanno caratteristiche arboricole o terrestri. L’unico appartenente ai Tubulidentati, l’oritteropo (Orycteropus afer) o formichiere africano, possiede denti non convenzionali, dalla forma tubolare, che utilizza solo per cibarsi un particolare tipo d’insetto: le termiti e le formiche che vengono prima catturate dalla lingua appiccicosa e poi ingoiate intere. Zampe dotate di unghie lunghe permettono all’animale di scavare alla ricerca di prede.
A sinistra un pangolino di Temminck (Manis temminckii) in posizione di difesa, al centro il pangolino indiano (Manis crassicaudata), e a destra l’oritteropo (Orycteropus afer).
L’ordine dei Chirotteri, comprende tutte le specie di pipistrelli, mammiferi caratterizzati dalla capacità di volare, e da una vita principalmente notturna. I pipistrelli tuttavia non sono gli unici mammiferi in grado di volare: anche alcuni roditori e marsupiali hanno questa abilità. anche se il loro è piuttosto un volo "planato". I chirotteri costituiscono quasi un quinto delle specie di mammiferi e possiedono ali dotate di una membrana di pelle sottile ed estensibile, chiamata patagio, che si estende fra le ossa degli arti superiori, del tutto simili dal punto di vista strutturale a quelle degli altri mammiferi: il nome dell’ordine infatti significa letteralmente “mano-ala”. Questi animali hanno colonizzato tutti i continenti, in particolare le foreste (sia temperate sia pluviali) e le grotte, dove si recano spesso per riposare nella tipica posizione “a testa in giù”. Come già detto, i pipistrelli sono animali primariamente notturni e per orientarsi e cacciare nell’oscurità utilizzano un sistema di ecolocalizzazione basato su una sorta di sonar, in modo simile a ciò che accade nei cetacei. L’organo che emette questi ultrasuoni è la laringe dell’animale, mentre il segnale riflesso viene captato dalle orecchie, eccezionalmente grandi in specie come l’orecchione (Plecotus auritus). Questo animale ha una dieta esclusivamente insettivora, tuttavia altre specie di chirotteri non seguono questa alimentazione: esistono infatti pipistrelli frugivori, che si cibano di frutti, fiori e bacche, pipistrelli carnivori e pescatori, e pipistrelli ematofagi, ovvero che si cibano di sangue. Il vampiro (Desmodus rotundus) possiede canini più lunghi e affilati della norma, con i quali aggredisce e punge uccelli e altri mammiferi, sottraendo loro sangue. Il nome di questo animale ritorna spesso nel folklore popolare e in personaggi storico-letterari come Dracula, il conte assetato di sangue dell’omonimo romanzo di Bram Stoker. Nonostante generalmente non siano molto amati dalle persone, i pipistrelli sono innocui per l’uomo emolto spesso assai utili per le loro capacità di tenere sotto controllo popolazioni di insetti molesti, al punto che nel 2012 il comune di Milano ha posizionato circa 400 casette di legno su alcuni alberi, per accogliere pipistrelli "arruolati" come divoratori delle fastidiose zanzare che invadono la città d’estate.
Chirotteri dalle diverse abitudini alimentari: l’insettivoro orecchione (Plecotus auritus) a sinistra, il frugivoro rossetto egiziano (Rousettus egyptiacus) al centro, e l’ematofago vampiro (Desmodus rotundus), a destra.
Schematizzazione del sistema di ecolocalizzazione dei pipistrelli.
Credits: Wikimedia Commons A proietti, Dushy Ranetunge, Jorg Hampel, F. C. Robiller / naturlichter.de, Joxerra aihartza, Ltshears, Malene Thyssen, Markus Finck, Mich E. Talbot, MontageMan.