Abbiamo già visto come sia possibile caricare un corpo per strofinio. Un secondo metodo per caricare un corpo è il trasfermento di carica per contatto: questa tipologia di caricamento avviene quando un corpo carico elettricamente entra, per l’appunto, in contatto con un corpo elettricamente neutro; allontanando i due corpi, dopo il contatto, è rilevabile la presenza di carica elettrica su entrambi (ad esempio, come facciamo nel video, mediante un elettroscopio). La quantità di carica rimane complessivamente la stessa, secondo il principio di conservazione della carica elettrica, ma si distribuisce differentemente sulla loro superficie a seconda della loro capacità elettrica.
È quindi chiaro il motivo per il quale il caricamento per contatto debba avvenire tra materiali conduttori: gli isolanti trattengono la carica elettrica, localizzandola, e anche mettendo in contatto materiali isolanti, essi sarebbero restii a cedere la propria carica. I conduttori, invece, sono propensi a cederla e distribuirla sulla loro superficie.
Un secondo esempio di caricamento per contatto, mostrato nel video, si può ottenere collegando un corpo carico con la Terra, intesa come superficie terrestre. Essendo la terra dotata di una superficie immensa, rispetto a quelle comparabili con la nostra esperienza quotidiana, la sua capacità di assorbire carica elettrica è infinitamente maggiore di quella degli elementi conduttivi che maneggiamo: mettere in contatto un conduttore carico con la Terra (la cosiddetta “messa a terra” del conduttore) ha quindi l’effetto di “scaricare” il conduttore, rendendolo elettricamente neutro.
Qualora invece un corpo elettricamente neutro fosse avvicinato, senza contatto, ad un corpo carico, si svilupperebbe in esso una polarizzazione della carica elettrica, secondo il principio di induzione elettrostatica.