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Emily Brontë, “Cime tempestose”: riassunto della trama

Introduzione

 

Cime tempestose (nel titolo originale, Wuthering Heights), pubblicato nel 1847 (e, in seconda edizione postuma, nel 1850), è un romanzo di Emily Brontë (1818-1848) che, insieme a Charlotte e Anne, formò un insolito trio di sorelle scrittrici. La sorella Charlotte è l’autrice del romanzo Jane Eyre (1847). Il romanzo, che oggi è molto popolare e che col tempo ha guadagnato il consenso unanime della critica 1 fino a diventare un “classico”, tratta temi fondamentali del Romanticismo, come l’amore, la solitudine, l’odio, la vendetta. In particolare, anche nella ricezione del romanzo presso i lettori dell’epoca, la descrizione cruda e diretta delle passioni umane ha il suo punto di irradiazione nel personaggio di Heathcliff e nel suo amore distruttivo per Catherine Earnshaw.

L’ambientazione è quella della suggestiva brughiera inglese, presso la casa colonica di Wuthering Heights, che dà il nome a libro. Cime tempestose ha una struttura complessa, organizzata per flashback successivi, in modo che una narrazione interna ne richiami un’altra ambientata nel passato che a sua volta ne richiama un’altra e così via, come in un gioco di scatole cinesi.

 

Trama

 

L’azione comincia nel 1801 quando il nuovo inquilino del casale di Thrushcross Grange, Mr. Lockwood - sulle cui note è costruita buona parte del romanzo - s’informa presso la sua governante, Nelly Dean, sul suo singolare padrone di casa, Heathcliff, che vive a Cime tempestose, un antico maniero nella brughiera inglese. Lockwood è stato particolarmente colpito dalla figura dura e scontrosa dell’uomo dopo aver trascorso una notte proprio a Cime tempestose, a causa di un’improvvisa tempesta. Durante la notte, Lockwood è sicuro d’aver visto fuori dalla finestra il fantasma di una ragazza; Heathcliff, allertato dalle grida, per tutta risposta spalanca la finestra per far entrare lo spettro, di nome Catherine. Tornato a Thrushcross Grange, Lockwood ascolta il resoconto di Nelly Dean, che ha lavorato a Cime tempestose per il precedente proprietario  Mr. Earnshaw, che trent’anni prima aveva appunto adottato il piccolo Heathcliff, orfano dei genitori e di provenienza ignota. I due figli legittimi di Earnshaw, Hindley e Catherine, detestano Heathcliff e il suo aspetto zingaresco, ma ben presto lui e Catherine diventano amici al punto da essere inseparabili. Hindley, per evitare contrasti sempre più accesi col fratellastro, è mandato in collegio ma, alla morte del padre, torna a Wuthering Heights con la moglie Frances. Hindley si vendica su Heathcliff, il cii rapporto con Catherine è saldissimo, costringendolo a lavorare come bracciante agricolo. Un giorno, dopo essersi intrufolata con Heathcliff nel parco di Thrushcross Grange, di proprietà dei Linton, Catherine viene morsa da un cane e costretta ad una lunga convalescenza proprio nella residenza dei Linton. Qui Catherine viene educata dalla signora Linton e si innamora di suo figlio Edgar; tanto Heathcliff è rozzo, violento e passionale, quanto quest’ultimo è un perfetto gentiluomo, istruito e beneducato. I rapporti a Cime tempestose degenerano in modo significativo: Heathcliff viene umiliato da Hindley, che sottolinea di fronte ai Linton la sua goffaggine e la sua provenienza popolare.

Tempo dopo Frances muore poco dopo aver dato alla luce Hareton, e Hindley diventa alcolizzato; Catherine ed Edgar si fidanzano: la protagonista confessa a Nelly di amare follemente Heathcliff, ma di non poterlo sposare per la sua provenienza sociale. Heathcliff, ascoltando di nascosto solo l’ultima parte del dialogo (e non sentendo la dichiarazione d’amore di Catherine), fugge sentendosi diprezzato ed umiliato dalla donna che ama. Catherine ha un collasso nervoso che quasi la uccide.

Trascorrono tre anni: Catherine ed Edgar sono felicemente sposati a Thrushcross Grange, quando Heathcliff, che ha misteriosamente accumulato una grande fortuna, torna sulla scena: bello, istruito, galante, egli risveglia la passione di Catherine e conquista l’amore di Isabel, sorella minore di Edgar. I suoi però sono propositi di vendetta, e non risparmieranno nessuno. Egli prende dimora a Wuthering Heights e fa sprofondare il fratellastro Hindey nell’abisso dell’alcol e del gioco d’azzardo, al punto da impossessarsi del maniero attraverso un’ipoteca. Si dedica poi alla rovina di Hareton, e intreccia una relazione con Isabel, pur non amandola, solo per suscitare la gelosia di Catherine. Edgar ed Heathcliff ha un acceso diverbio a causa di Isabel, in seguito al quale Catherine ricade nella crisi di nervi per il divieto di vedere l’uomo che davvero ama; Heathcliff fugge con Isabel per poterla sposare e torna a Wuthering Heights dopo un paio di mesi. Catherine e il protagonista riescono a confessarsi il loro amore, ma la donna, poco dopo aver partorito la piccola Cathy, muore. Anche Hindley muore, mentre Isabel fugge a Londra, dove partorisce Linton, figlio di Heathcliff.

Dodici anni dopo, morta Isabel, Heathcliff è il padrone incontrasto di Cime tempestose, ma ha in programma di occupare anche Thrushcross Grange per vendicarsi dell’atteggiamento dei Linton nei suoi confronti. Egli alleva così il debole e gracile Linton, pur disprezzandolo, con l’unico obiettivo di farlo sposare con Cathy. Tre anni dopo, la relazione tra Cathy e Linton sembra ricordare quella adolescenziale tra Catherine e Heathcliff stesso; quest’ultimo quindi, dato che Edgar è ormai prossimo alla morte, sequestra Nelly e Cathy a a Wuthering Heights finché quest’ultima non sposa Linton, che morirà a breve, come Edgar.

Heathcliff si è così impadronito di entrambe le magioni della brughiera. Termina qui il resoconto di Nelly a mr. Lockwood, che abbandona Thrushcross Grange per Londra e tornerà nella brughiera solo alcuni mesi dopo. In questa circostanza, Lockwood viene a sapere che l’iniziale astio tra Cathy e Hareton sta diventando un sentimento di intesa, mentre Heathcliff, ormai estraniato dal mondo, è ossessionato dalle visioni del fantasma di Catherine. Dopo quattro giorni senza cibo, egli è rivenuto cadavere nella camera dell’amata, accanto a cui sarà sepolto. Cathy e Hareton si sposano, mentre, secondo le dicerie popolari, i fantasmi di Heathcliff e Catherine vagano insieme, liberi, per la brughiera.

 

La solitudine dell’eroe romantico: apice e crisi

 

È consuetudine rappresentare visivamente il romanticismo nordico europeo con il celebre dipinto Viandante su un mare di nebbia (1818) 2 del pittore tedesco Caspar David Friedrich (1774-1840). In quest’opera vediamo un uomo, di spalle, in cima a un cocuzzolo, con lo sguardo rivolto verso un vasto orizzonte: sotto di lui, un estesissimo banco di nebbia, come un mare. La solitudine dell’uomo di fronte alla natura è un topos fondamentale della cultura romantica e di tutta la cultura occidentale 3. Nel romanzo della Brontë questo tema viene celebrato ma, nello stesso tempo, radicalmente capovolto. Nella concezione romantica la solitudine è una forma di libertà, nonché luogo mentale dell’esaltazione dell’io rispetto all’Altro (basti pensare al tema del titanismo, spesso invocato per la lirica di Alfieri o Foscolo o per il Frankenstein di Mary Shelley). In Cime tempestose osserviamo invece il fallimento di questo ideale romantico: l’esser soli consente di guardar meglio dentro se stessi e di attingere alle proprie emozioni, conrisvolti spesso ambivalenti. Se Mr. Lockwood all’inizio del romanzo confessa di desiderare solo la pace solitaria (“Ne ho abbastanza di cercare piaceri in società, non importa se in campagna o in città. Un uomo assennato dovrebbe trovar compagnia in se stesso”), non esita a lasciar tutto e a tornare a Londra quando il racconto di Nelly gli illustra il pericolo di quell’essere compagno di se stessi nella solitudine della brughiera. Analogamente, quando la solitudine è rifugio da una pena d’amore - come Heathcliff e Hindley dopo la morte delle donne che rispettivamente amavano, Catherine e Frances - l’incontro con le proprie emozioni produce l’odio o la crudeltà e infine, la morte 4.

 

Bibliografia:

 

E. Brontë, Cime tempestose, Milano, Feltrinelli, 2012.
D. Barrett, Emily Brontë, in F. Marenco (a cura di), Storia della civiltà letteraria inglese, Torino, UTET, 1996, II, pp. 516-521.
N. Fusini, Charlotte, Emily o della privazione, Roma, Donzelli, 2006.
M. Praz, Storia della letteratura inglese, Firenze, Sansoni, 1979, pp. 541-547.

1 Secondo Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de Il gattopardo e fine conoscitore della letteratura inglese, Cime tempestose è “un romanzo come non ne son mai stati scritti prima, come non saranno mai più scritti dopo […] Il romanzo romantico, se mi si consente il bisticcio, ha qui raggiunto il proprio zenith”. (Opere, Milano, Mondadori, pp. 1013-1014).

2 Il quadro, icona dell’intero Romanticismo, è ambientato in Boemia.

3 In tal senso, una storia del legame tra la Natura e l’uomo solitario e tormentato nel suo intimo potrebbe addirittura cominciare con il celebre sonetto Solo et pensoso i deserti campi dal Canzoniere di Francesco Petrarca.

4 Un tema che avrà articolazioni vastissime ben oltre l’Ottocento romantico, come nel personaggio di Jack Torrance nel libro di Stephen King Shining e nell’omonimo capolavoro cinematografico di Stanley Kubrick.