"Il gattopardo" di Tomasi di Lampedusa: analisi e commento dell'opera

La vicenda del Principe di Salina, protagonista del celebre romanzo Il gattopardo di Tomasi di Lampedusa, che confronta la propria privata interrogazione fisica e metafisica (allegorizzata dalla passione per l’astronomia) con gli interrogativi di un significativo trapasso storico, e cioè quelli suscitati dalla ricodificazione “continuista” della storia del Meridione, e della Sicilia in particolare, all’atto dell’Unificazione-annessione entro il Regno d’Italia (quanto insomma si riassume nella famigerata frase slogan pronunciata con cinismo dal giovane e ambizioso nipote del Principe, Tancredi Falconeri: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi"), non può non ricordare infatti quella biografica dello stesso Lampedusa, consumatasi in un periodo “spostato” in avanti, rispetto all’azione del romanzo, di circa mezzo secolo.
 
Ultimo discendente di un’aristocrazia già destituita dei propri privilegi, Lampedusa prima d’una morte precoce ha il tempo di assistere al declino e alla materiale sparizione dei contrassegni fisici, oggettuali, di quel proprio rango perduto: col bombardamento e la distruzione della casa avita di Palermo (vagheggiata e disegnata di proprio pugno nei Ricordi d’infanzia), il 5 aprile 1943. Che nel microcosmo dell’individuo si riflettano le venture d’un’epoca lo dimostra il penultimo, straordinario capitolo del romanzo: quello che più si avvicina al modello segreto, e per molti versi tradito, dell’Ulisse di Joyce, con la scena dell’agonia e della morte del Principe che ci viene mostrata dal suo punto di vista, quasi adottando la tecnica dello stream of consciousness, il "flusso di coscienza" che appunto Joyce aveva portato, nel romanzo europeo, al suo massimo splendore analitico ed espressivo.
 
Andrea Cortellessa è un critico letterario italiano, storico della letteratura e professore associato all'Università Roma Tre, dove insegna Letteratura Italiana Contemporanea e Letterature Comparate. Collabora con diverse riviste e quotidiani tra cui alfabeta2, il manifesto e La Stampa - Tuttolibri.