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I minerali: struttura e proprietà

Diamanti, rubini, zaffiri, oro: sono solo alcuni esempi di minerali che da sempre hanno suscitato le brame degli uomini, in ogni tempo e in ogni luogo della Terra. Dal punto di vista scientifico in cosa si distinguono dai comuni sassi che si possono incontrare lungo un sentiero di montagna?

In generale tutti i minerali sono corpi inorganici e naturali caratterizzati da una precisa composizione chimica. Quasi non c’è elemento della tavola periodica che non sia presente in un qualche minerale. Tuttavia ce ne sono alcuni di gran lunga più diffusi. Il 93.8% del volume della crosta terrestre è, infatti, ossigeno. Seguono il silicio con lo 0.9%, l’alluminio con lo 0.5% e il ferro con lo 0.4%.
Oltre che dal punto di vista chimico, i minerali si distinguono gli uni dagli altri anche per proprietà fisiche. A volte si presentano in cristalli, cioè con forme geometriche ben riconoscibili e caratteristiche del minerale specifico. Tra le proprietà che i geologi generalmente usano per distinguerli gli uni dagli altri ci sono:

  • densità, cioè la quantità di massa per unità di volume;
  • durezza, ovvero la resistenza ai graffi e alle scalfitture;
  • malleabilità e duttilità, cioè la capacità di essere ridotti rispettivamente in sottili lamine o fili;
  • la presenza di piani di sfaldatura (cioè piani lungo cui il minerale si rompe più facilmente) o, in assenza di questi, l’aspetto della frattura.


Il valore speciale delle gemme deriva da valori eccezionali di queste proprietà, che conferiscono loro particolare durevolezza, rarità e bellezza. 

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