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"Poemetti" di Pascoli: introduzione

I Poemetti di Pascoli, originariamente pensati dal poeta come un'unica raccolta, vennero successivamente divisi in due opere differenti e distinte dal punto di vista tematico. La prima, intitolata Primi poemetti, venne pubblicata nel 1904, la seconda, Nuovi poemetti, nel 1909. Questi componimenti vengono definiti poemetti poiché assumono un carattere narrativo molto accentuato, al punto da poter essere quasi considerati romanzi. 

Nell'edizione del 1904 Pascoli racconta, attraverso quattro capitoli, la vita agreste e bucolica dei contadini della Garfagnana sotto una luce idilliaca, in cui la natura e la campagna diventano un luogo di protezione e di sicurezza in cui l'uomo può trovare rifugio dalle angosce dell'esistenza. Quest'opera si conclude con il componimento Italy.

In Nuovi poemetti prevale invece quel sentimento di profonda ansia e consapevolezza che accompagna il Pascoli dell'ultima produzione, legato al mistero dell'universo e al rapporto dell'uomo con esso. Il poeta si concentra in quest'opera sul senso di piccolezza che l'uomo e la Terra provano guardando all'immensità dell'universo, e giunge alla conclusione del totale disinteresse divino rispetto agli avvenimenti mortali.