Intervista a Marco Revelli, storico e sociologo.
La cultura vittimista è una fetta della nostra regressione: avere uno status di vittima è sufficiente per trovare una giustificazione a qualsiasi comportamento. Anche la lettura della storia ha come chiave di lettura fondamentale la vittimizzazione. In una certa misura si tratta di una sentimentalizzazione dell'esistenza.
A cura di Doppiozero ( http://www.doppiozero.com/ )
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