Quando avviene un terremoto l'energia si libera sotto forma di onde sismiche. Le onde partono dall'ipocentro, il punto in profondità in cui avviene la rottura delle rocce, e si propagano in tutte le direzioni dello spazio.
I sismologi studiano le onde simiche misurandole con appositi strumenti chiamati sismografi. La vibrazione si trasmette in modi diversi e genera diversi tipi di onde sismiche. Nell'ipocentro del terremoto si generano due tipi di onde: le onde P, dette anche onde primarie, e le onde S, o onde secondarie. Quando le onde S e le onde P arrivano in superficie si trasformano in un altro di tipo di onde: le onde L, o onde superficiali.
La forza di un terremoto può essere misurata attraverso una scala dell'intensità o attraverso una scala della magnitudo.
La scala delle intensità più utilizzata è la scala Mercalli-Cancani-Sieberg, mentre per misurare l'energia liberata da un terremoto si utilizza la scala Richter che misura l'ampiezza delle oscillazioni registrate dai sismografi.
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