Introduzione
Uomini e topi (Of mice and Men nel titolo originario) è un romanzo breve di John Steinbeck (1902-1968), considerato uno dei massimi esponenti della letteratura americana del Novecento e vincitore del premio Nobel per la Letteratura nel 1962. Steinbeck è inoltre considerato uno dei principali autori della cosiddetta “Generazione perduta”, insieme con Hemingway, Scott Fitzgerald, Eliot, Dos Passos ed Erich Maria Remarque. L’opera, pubblicata nel 1937 ed in parte ispirata all’esperienza autobiografica dell’autore (che in gioventù lavora come lavoratore stagionale), è ambientata in California durante gli anni della Grande Depressione successiva alla crisi di Wall Street dell’ottobre del 1929. Tra i temi del romanzo ci sono l’amicizia virile, l’illusione del “sogno americano”, la solitudine e il senso del destino.
Il titolo Uomini e topi è ricavato dal verso della poesia To a mouse del poeta scozzese settecentesco Robert Burns (1759-1796) e serve come chiave di lettura per la tragica vicenda di miseria e prevaricazione dei due protagonisti, i braccianti George e Lennie. Uomini e topi è stato tradotto da Cesare Pavese che però, rispetto alla versione originale, epura molti termini espliciti e volgari, che spesso causarono a Steinbeck accuse e censure.
Riassunto
I protagonisti del romanzo sono due hobos, George Milton e Lennie Small, ovvero due lavoratori stagionali che, a causa della Depressione, viaggiano attraverso l’America per trovare lavoro e sbarcare il lunario. George, fisicamente minuto, è tuttavia sveglio e intelligente e, sognando un futuro migliore, si prende cura di Lennie, che è un gigante fortissimo ma affetto da un ritardo mentale. Lennie è buono e innocuo, ma spesso non sa controllare la sua forza straordinaria, come quando accarezza e uccide inavvertitamente piccoli animali, per i quali prova un affetto irriflesso ed incondizionato. George e Lennie sognano di risparmiare abbastanza per comprarsi una piccola fattoria dove allevare dei conigli, che sono la grande passione di Lennie; George, benché sappia che è solo un’illusione senza realtà, descrive spesso a Lennie il luogo paradisiaco in cui troveranno pace e serenità. L’esistenza dei due non è affatto semplice, soprattutto a causa di Lennie; i due amici sono stati appena scacciati da un ranch californiano perché Lennie, toccando le soffici vesti del vestito di una ragazza, è stato scambiato per uno stupratore.
George e Lennie giungono così in una nuova fattoria, dove vengono assunti nonostante i timori di George sul comportamento di Lennie. Al ranch i due conoscono Candy, un vecchio che ha perso una mano ed è affezzionatissimo al suo vecchio cane morente, e Slim, un lavoratore intelligente e sensibile, che capisce la natura del legame che unisce George e l’ingenuo Lennie. Slim è una figura di riferimento positiva: quando il cane di Candy dev’essere soppresso, gli regala uno dei cuccioli della sua cagna, e fa lo stesso con Lennie, quando sa che quest’ultimo adora gli animali. Tra gli altri personaggi del ranch ci sono Carlson, aiutante del proprietario, e Crooks, un uomo di colore discriminato dagli altri braccianti per motivi razziali; ad essi si aggiungono Curley, figlio del proprietario, e sua moglie, una donna sensuale e superficiale, che coltiva il sogno di diventare una star del cinema e si lascia andare in ammiccamenti e sottointesi con tutti i lavoratori della fattoria, suscitando la gelosia del marito. Curley, violento ed invidioso di chi è più alto e forte di lui, non perde occasione per provocare i braccianti, rispetto a cui si sente superiore per ragioni sociali ed economiche.
George, preoccupato per l’amico, gli consiglia di non prestare attenzione alla moglie di Curley che, stanca della vita asfittica della fattoria, è attratta dalla forza di Lennie. La situazione dei due protagonista pare però migliorare improvvisamente quando Candy, che per la sua menomazione gode di un’indennità, offre a George e Lennie 350 dollari per l’acquisto di una fattoria, in cambio della possibilità di vivere con loro. Si tratta di una somma considerevole, poiché con un solo mese di lavoro al ranch George e Lennie potrebbero raccogliere il resto dei soldi necessari alla realizzazione del loro sogno. I problemi sorgono quando l’astioso Curley che, per sfogare la sua gelosia, provoca George e Lennie e scatena una rissa con quest’ultimo che senza troppa fatica gli rompe una mano stringendola nel suo pugno. La sera seguente, mentre tutti i braccianti sono al bordello in città, Lennie e Crooks rimangono al ranch, dove la moglie di Curley prova a sedurre Lennie, affascinata dalla sua forza e dal fatto che abbia picchiato il marito, mentre disprezza Crooks, in quanto di colore.
Il giorno successivo, Lennie uccide involontariamente il suo cucciolo, accarezzandolo con troppa forza; quando la moglie di Curley lo nota, gli confessa di essere insoddisfatta del suo matrimonio e lo invita ad accarezzare i suoi capelli. Lennie non riesce a dosare la propria forza e la donna, per lo spavento, si mette ad urlare. Lennie, per farla stare zitta, le afferra la testa e le accidentalmente spezza il collo. A quel punto Lennie, terrorizzato dalle conseguenze del suo gesto, fugge. Trovato il cadavere della moglie, Curley organizza con altri uomini una spedizione punitiva per uccidere Lennie. Venuto a conoscenza dell’accaduto e avendo capito che il destino dell’amico è segnato, George vuole evitare che Lennie venga trucidato con enormi sofferenze da Curley, Carlson e gli altri uomini. Quando lo raggiunge, inizia allora a raccontare per l’ultima volta la storia della bellissima fattoria dei conigli che acquisteranno insieme tra poco. Mentre Lennie è preso da questa illusione, George gli spara alla testa alle spalle. Quando sopraggiungono Slim, Curley e tutti gli altri personaggi, George spiega di aver lottato con Lennie e di averlo ucciso per strappargli la pistola. Mentre tutti i personaggi sono attoniti, Slim, che è l’unico ad aver capito come si sono svolti realmente i fatti, conduce via George.