Es
Definizione
Termine della psicoanalisi freudiana, riferito alla seconda topica psicologica, che identifica il polo pulsionale della personalità, ovvero quell’istanza caotica che risponde principalmente al principio del piacere.
Spiegazione
Nel 1920, nel suo Al di là del principio di piacere, Freud elabora la cosiddetta seconda topica psicologica, che si compone di tre istanze: Io, Es e Super-io. L’Es è una forza impersonale che ignora le leggi dello spazio, del tempo e della logica e, in particolare, il principio di non-contraddizione; infatti nell’Es convivono impulsi contraddittori che non si annullano a vicenda.
L’Es, che grammaticalmente costituisce il pronome neutro singolare di terza persona della lingua tedesca, è un’istanza intrapsichica ed obbedisce unicamente a spinte pulsionali che noi non possiamo controllare, riconducibili ad Eros e Thanatos. In tal senso, L’Es non conosce bene, male, o moralità, e i suoi contenuti sono del tutto inconsci. Se le sue esigenze risultano eccessive, l’Es può prendere il sopravvento su Io e Super-io, conducendo l’individuo a comportamenti di tipo nevrotico.
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