differenza pirandello svevo

ciao!ho l'orale di maturità martedi e porto pirandello..mi aspetto la tipica domanda della differenza tra i personaggi dei due anche se mi interesserebbe di più la differenza che i due hanno tra soluzione all'inettitudine e alienazione in se..pirandello è pessimistico ma vedo di più pessimista la visione di svevo dell'inetto che quella di pirandello delle maschere!aiutooo


il 25 Giugno 2015, da Matilde Lotti

luca ghirimoldi il 29 Giugno 2015 ha risposto:

Ciao Matilde, scusa il ritardo! Direi che la tua analisi va bene: se “inettitudine” ed “alienazione” sono due termini-chiave per la visione del mondo del primo Novecento, puoi ricollegare più agilmente il primo termine a Svevo (qui il nostro corso su di lui: https://library.weschool.com/corso/biografia-svevo-romanzi-una-vita-senilita-coscienza-di-zeno-inetto-5718.html) e il secondo a Pirandello (ecco qu il corso: https://library.weschool.com/corso/il-fu-mattia-pascal-sei-personaggi-in-cerca-d-autore-poetica-luigi-pirandello-7399.html). Se infatti pensi ai protagonisti principali delle loro opere (che potresti usare per un rapido confronto), in Svevo il problema centrale è il rapporto tra il protagonista e la società circostante, da cui quest’ultimo è escluso (“Una vita: https://library.weschool.com/lezione/svevo-una-vita-riassunto-e-commento-5282.html; “Senilità” https://library.weschool.com/lezione/l-inetto-svevo-senilit%C3%A0-5348.html; “La coscienza di Zeno”: https://library.weschool.com/lezione/svevo-coscienza-di-zeno-joyce-montale-5342.html). L’insuccesso sociale (tipica eredità del romanzo ottocentesco) diventa per Alfonso Nitti, Emilio Brentani e Zeno Cosini una condizione esistenziale, che nel romanzo più famoso si circonda del concetto psichiatrico di “malattia”, nel tentativo di Zeno di curarsi presso il dottor S. ripercorrendo alcuni snodi salienti della sua vita. Nell’ultimo capitolo del romanzo Zeno, rifutando la cura psiconalitica e dichiarandone l’insuccesso, proclama la propria sanità nel momento stesso in cui individua nella “malattia” una caratteristica che accomuna tutta l’umanità. Se quindi Svevo quasi ci mostra il desideriodi diventare “sano” come gli altri (con tutte le mistificazioni di cui è capace Zeno…), Pirandello nei suoi romanzi più famosi (“Il fu Mattia Pascal”: https://library.weschool.com/lezione/fu-mattia-pascal-commento-6621.html; “Uno, nessuno e centomila”: https://library.weschool.com/lezione/pirandello-uno-nessuno-e-centomila-6824.html) mostra come l’aspetto normale della realtà non sia altro che una maschera inquietante, che la “forma” impone sulla nostra vera identità. La nostra condizione normale è allora “umoristica” (nel senso dato al termine dal saggio del 1908: https://library.weschool.com/lezione/riassunto-luigi-pirandello-poetica-umorismo-6525.html), ovvero composta di elementi comici (come una maschera) che, ad un’analisi più attenta, si rivelano invece drammatiche (come una maschera che nasconde la realtà delle cose). In bocca al lupo! :)