Il motivo della guerra
La frammentarietà delle poesie realizzata mediante le lunghe pause, può essere in qualche modo una tecnica che l'autore adotta per descrivere l'ambiente che caratterizzava le trincee durante la prima guerra mondiale? Il primo conflitto mondiale si rivelò una guerra statica e non di movimento, si combatteva tra le trincee con offensive che si susseguivano in modo lento e logorante. Quest'idea di guerra può essere ricollegata alle pause presenti nelle poesie di Ungaretti?
il 14 Giugno 2015, da Antonio Cannella
Ciao Antonio, sicuramente sì! L’uso dello “spazio bianco”, insieme con l’abolizione della punteggiatura e il rifiuto della metrica tradizionale sono le tecniche con cui Ungaretti nella “Allegria di naufragi” ( https://library.weschool.com/lezione/ungaretti-l-allegria-introduzione-alla-raccolta-2794.html) prova a riportare sulla pagina il dramma e il dolore dell’esperienza al fronte, che fa riscoprire al poeta le realtà più semplici ed elementari, coem si vede ad esempio nelle liriche “Sono una creatura” ( https://library.weschool.com/lezione/ungaretti-sono-una-creatura-testo-e-parafrasi-2811.html) oppure “Soldati” ( https://library.weschool.com/lezione/giuseppe-ungaretti-soldati-parafrasi-figure-retoriche-2822.html). Il tema però non è solo quello della sofferenza ma anche della paradossale scoperta di una verità superiore e totale pur in un contesto così estremo: pensa ad esempio a “Mattina” ( https://library.weschool.com/lezione/mattina-m-illumino-d-immenso-ungaretti-allegria-poetica-11512.html) dove Ungaretti coglie istantaneamente la sensazione (M’illumino | d’immenso”) di comunione con il tutto. Un saluto, buona giornata! :)
Grazie per la risposta! - Antonio Cannella 15 Giugno 2015
Prego, a te! - luca ghirimoldi 15 Giugno 2015