Malinconia romantica rispetto alla malinconia crepuscolare?

Riesco a cogliere la differenza emotiva fra questi due stati d'animo, ma non riesco a esplicitarla razionalmente. Come si può definire la malinconia romantica rispetto a quella crepuscolare? Grazie :)


il 30 Dicembre 2014, da Margherita Cusmano

luca ghirimoldi il 05 Gennaio 2015 ha risposto:

Ciao Margherita, la differenza fondamentale tra malinconia romantica e malinconia crepuscolare sta nei motivi che la fanno scaturire e nei toni che essa assume. Per la sensibilità romantica, specialmente quella di area tedesca, la malinconia dell’eroe romantica è una diretta conseguenza della Sensucht, ovvero di quella indefinibile brama di desiderio che tormenta il protagonista, che si prefigge una meta impossibile da raggiungere e quasi si compiace del proprio tormento. Tra gli esempi possibili, il Werther di Goethe (https://library.weschool.com/lezione/i-dolori-del-giovane-werther-johann-wolfgang-goethe-riassunto-romanticismo-11826.html) oppure lo Jacopo Ortis di Ugo Foscolo (https://library.weschool.com/lezione/jacopo-ortis-di-foscolo-riassunto-e-confronto-tra-le-due-edizioni-dellopera-2280.html). La sensibilità crepuscolare (che ha presente anche l’esperienza del Decadentismo) è molto diversa sotto quest’aspetto: l’io non si pone più mete ed ideali nobili e sublimi e non vive il proprio tormento in perenne lotta titanica contro il mondo. Co la poesia crepuscolare la malinconia abbassa drasticamente il tono e lo stile del componimento, come si può vedere nell’opera di Corazzini (https://library.weschool.com/lezione/poesia-crepuscolare-corazzini-piccolo-libro-inutile-7053.html), che canta la propria “desolazione” e rifiuta la carica di poeta per dirsi solo un “piccolo fanciullo che piange”, in quella di Marino Moretti (https://library.weschool.com/lezione/biografia-moretti-poesia-crepuscolare-7079.html), che ambienta una delle sue poesie più note in una mediocre giornata di pioggia a Cesena, o in quella di Guido Gozzano. In quest’ultimo in particolare il tono malinconico, che attraversa tutta la sua opera, acquista un particolare tono ironico nei confronti della realtà piccolo-borghese e delle sue convenzioni; Gozzano, ne “La signorina Felicita ovvero la Felicità” (https://library.weschool.com/lezione/crepuscolari-guido-gozzano-nietzsche-camicie-6827.html), preferisce mettere a fuoco non i turbamenti dell’animo e della passione ma le “buone cose di pessimo gusto”. Un saluto, buona giornata!


Grazie mille! :) - Margherita Cusmano 15 Gennaio 2015