Verifica: "Eva", "Eros", "Tigre reale" e "Nedda" di Giovanni Verga

1/12

“Eva” è un romanzo di Giovanni Verga che l’autore scrive di getto, a Milano, per far fronte a delle serie difficoltà economiche.

Vero

Falso
2/12

Dal punto di vista delle fonti letterarie che ha alle spalle, “Eva”:

è ancora fortemente in debito con l’immaginario decadente.

presenta già alcune indicazioni in direzione del realismo verista.

si rifà ai modelli del naturalismo francese più alla moda.

appare in polemica con le posizioni degli scapigliati.

3/12

A cosa si riferisce Verga, nella “Prefazione” ad “Eva”, con l’espressione “lusso da scioperati”?
4/12

Qual è il tono dominante della “Prefazione” ad “Eva”?

quello di una precisa teorizzazione delle finalità dell’arte.

quello di un sarcasmo feroce contro le ipocrisie della classe borghese.

quello di un'accomodante intesa col proprio pubblico di riferimento.

quello di un radicale pessimismo sulla propria attività letteraria.
5/12

A quale romanzo sembra alludere il narratore nelle ultime righe della “Prefazione” ad “Eva”?
6/12

La novella “Nedda” viene pubblicata per la prima volta in apertura della raccolta “Vita dei campi”, di cui condivide l’ambientazione siciliana.

Vero

Falso
7/12

Su quale immagine si aprono le prime righe di “Nedda”?

Su quella della raccolta delle olive, in cui è solitamente impegnata la protagonista.

Su un’introduzione di carattere teorico, come spesso capita nei testi verghiani.

Su un “focolare domestico”.

Su un quadro paesaggistico della Sicilia rurale, in cui è ambientata la vicenda.
8/12

La vicenda di “Nedda” termina positivamente, con la partenza della giovane per la città.

Vero

Falso
9/12

Nei primi romanzi verghiani, da “Eva” a “Eros”, spesso la passione amorosa è intesa come quella molla che libera l’uomo dalla costrizioni e dalle contraddizioni della società contemporanea.

Vero

Falso
10/12

Di quale romanzo verghiano è protagonista Giorgio La Ferlita?
11/12

Chi sono i protagonisti dei primi romanzi verghiani?

Giovani borghesi od aristocratici, spesso coinvolti in complesse vicende sentimentali.

Esponenti del ceto medio, quello cui Verga destinava le sue opere.

Giovani proletari, in cerca di ascesa sociale attraverso il successo professionale ed amoroso.

Esponenti della vecchia aristocrazia tradizionale, in crisi per l’ascesa di nuovi ceti più dinamici, come quello borghese.
12/12

Nei primi romanzi verghiani troviamo già tracce del modello narrativo verista.

Vero

Falso

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Esercizio su Giovanni Verga

Relatori

Luca Ghirimoldi

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“Eva” è un romanzo di Giovanni Verga che l’autore scrive di getto, a Milano, per far fronte a delle serie difficoltà economiche.

Dal punto di vista delle fonti letterarie che ha alle spalle, “Eva”:

A cosa si riferisce Verga, nella “Prefazione” ad “Eva”, con l’espressione “lusso da scioperati”?

Qual è il tono dominante della “Prefazione” ad “Eva”?

A quale romanzo sembra alludere il narratore nelle ultime righe della “Prefazione” ad “Eva”?

La novella “Nedda” viene pubblicata per la prima volta in apertura della raccolta “Vita dei campi”, di cui condivide l’ambientazione siciliana.

Su quale immagine si aprono le prime righe di “Nedda”?

La vicenda di “Nedda” termina positivamente, con la partenza della giovane per la città.

Nei primi romanzi verghiani, da “Eva” a “Eros”, spesso la passione amorosa è intesa come quella molla che libera l’uomo dalla costrizioni e dalle contraddizioni della società contemporanea.

Di quale romanzo verghiano è protagonista Giorgio La Ferlita?

Chi sono i protagonisti dei primi romanzi verghiani?

Nei primi romanzi verghiani troviamo già tracce del modello narrativo verista.

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