Nella Venezia del Settecento, grazie a personalità come Antonio Vivaldi, l'opera vive un periodo di intensa sperimentazione. Il musicista chiede l’intervento di Bernardo Canaletto e figli, fra cui Antonio, per la realizzazione di scenografie e fondali prospettici che vadano oltre al Manierismo barocco seicentesco ancora molto in voga. Canaletto trasmette la passione per il teatro al nipote e allievo Bellotto, che instaura solidi rapporti con musicisti e maestri di grandi palcoscenici. La conoscenza profonda e appassionata dei testi teatrali influenza tutta la sua carriera ed è testimoniata dalla scoperta dell’inventario della sua biblioteca di Dresda, nel quale compaiono numerosissimi testi antichi e contemporanei. Canaletto e Bellotto, molto diversi per personalità e stile, hanno in comune proprio un’idea di regia che presiede alle loro vedute e la condivisione di un vastissimo repertorio tematico e iconografico.
Video su Storia dell'arte
Relatori