Le origini del Carnevale sono misteriose, e misterioso è anche il fatto che non ci sia traccia di questa celebrazione, così sentita nel Settecento a Venezia, nelle opere di Canaletto e Bellotto. I due più celebri vedutisti non rappresentano mai nei loro quadri le maschere e i cortei di carri che invadono Venezia in questo periodo dell’anno e che la abbandonano poco prima dell’inizio della Quaresima. La negazione di questo aspetto caratteristico di Venezia, da parte di Canaletto e Bellotto, è forse dovuto al loro approccio illuminista e razionale verso la realtà: i due celebri pittori dimostrano infatti una radicata fiducia nella ragione e nel progresso, tanto che gli stimoli della Rivoluzione scientifica seicentesca - fra cui la diffussione della camera ottica e la teoria della luce di Isaac Newton - sono tra i principi fondanti della loro espressione pittorica
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