La diffusione delle tecnologie informatiche, la crescita esponenziale di Internet e lo sviluppo del Web 2.0 hanno modificato profondamente la struttura organizzativa delle aziende. Il cambiamento della struttura dei costi, l'eliminazione dell'importanza della distanza geografica, il crollo di molte barriere all'entrata, l'accresciuta elasticità della domanda al prezzo. Tutto questo ha stravolto i business model tradizionali ma soprattutto ha determinato la nascita di una classe di modelli per la nascente economia digitale.
Prima di andare ad analizzare questi modelli è doveroso soffermarci sulle conseguenze dell'informatizzazione dell'economia.
Dobbiamo qui rapidamente introdurre due concetti che ci serviranno nel prosieguo del discorso: il costo medio e il costo marginale.
Il costo medio è il costo totale diviso la quantità prodotta. Se produrre 10 magliette costa 100 euro, il costo medio unitario è 10/maglietta.
Il costo marginale è la derivata del costo totale rispetto alla quantità prodotta: in altre parole, è il costo dell'ultima unità prodotta.
L'elasticità della domanda al prezzo è la variazione percentuale della domanda fratto la variazione percentuale del prezzo; misura quanto i consumatori sono sensibili ai cambiamenti del prezzo di un bene.
Per un'azienda che opera esclusivamente su Internet, gli unici costi sono quelli di produzione vera e propria: quelli di distribuzione sono pari a zero, così come pari a zero è il costo marginale del bene distribuito. Questo è dovuto al fatto che in realtà, a prescindere dalla consistenza della domanda, il bene prodotto è solo uno: il punto è che può essere “consumato” contemporaneamente da un numero indeterminato di individui. Il costo di questo contenuto, proprio di ciò che state leggendo ora su Oilproject, è sostanzialmente pari al prodotto della mia retribuzione per il tempo impiegato a scriverlo. Far leggere questo testo a 10 persone o a 10.000 ha lo stesso costo. Il che vuol dire che per noi, il costo marginale di ogni tua visualizzazione è 0. Zero. Questa è la vera rivoluzione economica innescata dall'informatizzazione diffusa.
L'eliminazione delle barriere geografiche ha integrato mercati che prima erano separati ed ha aumentato la competizione tra le imprese, col risultato che ora i consumatori sono mediamente molto sensibili al prezzo e la quantità da loro domandata può variare enormemente anche in seguito a minime variazioni del prezzo. Perché i siti dei quotidiani non riescono a far pagare i contenuti che ospitano? Perché c'è sempre un concorrente che li offre gratuitamente, quindi se lo facessero perderebbero tutta la loro quota di mercato.
Da questi shock tecnologici sono nati nuovi modelli di business, più adatti a governare le dinamiche economiche del mondo digitale.