Presentazione delle diverse sostanze allucinogene e dei loro effetti.
Gli allucinogeni sono un complesso eterogeneo di sostanze in grado di alterare lo stato di coscienza di un individuo.
Le più note sono di origine vegetale:
- la psilocibina e la psilocina, contenute nei funghi allucinogeni;
- la mescalina, contenuta nel cactus messicano detto peyote;
- la salvinorina A, principio attivo della salvia divinorum
La psilocibina e la psilocina agiscono sul sistema nervoso centrale e in particolare al livello delle sinapsi, interferendo con il metabolismo della serotonina. Questa interferenza provoca un senso di euforia e allucinazioni, dosedipendenti.
Questi due principi si assumono per via orale e non sono assolutamente tossici. Non danno dipendenza e assuefazione. Sono stati studiati per il ruolo che possono avere dal punto di vista farmacologico: infatti si è visto che possono risolvere diversi disturbi psichici e la cefalea a grappolo.
La mescalina è il principio attivo del peyote, un cactus diffuso nell'America centromeridionale. La principale modalità di assunzione è la via orale, mangiato direttamente o usato per fare infusi da bere. Gli effetti sono simili a quelli delle anfetamine, agendo sul metabolismo della serotonina e la dopamina. Si avrà una disregolazione della via visiva, che andrà ad alterare i segnali del nervo ottico, creando allucinazioni. Sintomi simili a quelli delle anfetamine sono: aumento della sudorazione, tachicardia, tachipnea, senso di vertici e aumento della pressione sanguigna e della temperatura corporea. La mescalina è a bassa tossicità, tuttavia su lungo periodo può creare dei danni cerebrali con crisi psicotiche e schizofrenia.
La salvinorina A è il principio attivo della salvia divinorum, considerata uno dei più potenti allucinogeni. Può essere assunta per inalazione e anche per via orale. la salvinorina non agisce sulla serotonina, ma su altri recettori, i recettori oppioidi K.
Gli effetti sono comuni a quelli delle altre droghe. Si è osservato che la salvinorina A presenta proprietà antidepressive, ed è stata utilizzata in farmaci contro la schizofrenia, i disturbi bipolari, il morbo di Alzheimer e anche contro la diarrea. Tuttavia sul lungo periodo questo principio può far emergere psicosi nascoste, come schizofrenia, crisi paranoidi e depressive.
L'LSD, dietilamide-25 dell'acido lisergico, è una droga sintetizzata da una muffa, detta segale cornuta. L'LSD è una sostanza incolore, inodore e insapore, che può presentarsi in varie forme: in gocce, in capsule e in compresse. Vieni, quindi, inalata o assunta per via orale. Può essere anche tagliata con altre sostanze, che possono peggiorarne gli effetti.
Gli effetti dell'LSD sono sempre sulla serotonina, interferendo con il lavoro di questo neurotrasmettitore: si avranno allucinazioni tattili, visive e gustative, oltre ad un profondo stato di pace interiore e armonia. L'LSD induce: vasospasmo delle arterie celebrali con conseguente mancanza di ossigeno al cervello, e convulsioni. Sul lungo periodo, può dare problemi neurologici o disturbi della personalità.
Bibliografia
- Rugarli C. , Medicina Interna Sistematica, Elsevier
- Harrison's, Principles of Internal Medicine, McGrawHill
- Robbins e Cotran, Le Basi Patologiche delle Malattie, Elsevier
- Katzung G., Farmacologia Generale e Clinica, Piccin
Cecilia Steinwurzel è laureanda in medicina all'Università Statale di Milano. Fa inoltre parte di Antares, un'associazione di pittori senza scopo di lucro.