In che modo viene assorbito l'alcol? Quali sono gli effetti e i danni che produce?
L'etanolo, o più comunemente noto alcol etilico, è il costituente principale delle bevande alcolica. Viene assunto per via orale, assorbito a livello dello stomaco e del piccolo intestino e distribuito ai liquidi di tutto il corpo. Per il 90% viene metabolizzato e assimilato dallo stomaco e dal fegato, mentre per il 10% viene eliminato attraverso le urine e il sudore.
Gli effetti dell'etanolo sull'organismo sono ad ampio spettro e coinvolgono molti organi: a livello gastrointestinale danni all'esofago, maggiore insorgenza di gastriti, disfunzione delle strutture villari dell'intestino; a livello del fegato l'alcol induce steatosi, cioè accumulo di grasso in piccole vescicole citoplasmatiche, e su lungo periodo la comparsa di epatite, fibrosi e cirrosi. Effetti negativi sono presenti anche nel sistema cardiovascolare e nervoso.
Ci sono tre vie per metabolizzare l'etanolo. Quella principale si svolge parte a livello gastrico e parte a livello epatico ad opera di un enzima, alcol deidrogenasi. Nel caso in cui la quantità di alcol è superiore alle capacità della via principale, vengono utilizzate le altre due. Queste due vie si servono di due enzimi, il citocromo 2.1 e la catalasi.
L'enzima alcol deidrogenasi è presente in diverse quantità e forme a seconda dell'individuo, in generale viene prodotto meno nelle donne e negli orientali, motivo per cui queste due categorie sono più esposte agli effetti dell'etanolo. Inoltre questo enzima viene inibito dall'aspirina, nel caso di assunzione di questo farmaco l'alcol non viene metabolizzato e i suoi effetti saranno maggiori.
La seconda via metabolica, che entra in funzione quando le quantità di alcol assunte sono elevate, utilizza il citocromo 2.1, che fa parte del citocromo P450. Questa via metabolica utilizza come cofattore il nucleotide NADP(H), che è normalmente coinvolto nella generazione delle difese antiossidanti dell'organismo. Queste difese sono disposte a contrastare i radicali liberi, molecole reattive, che tendono a danneggiare le macromolecole circostanti, rubando loro elettroni.
L'etanolo in questo modo viene trasformato in Acetaldeide, che può essere smaltita soltanto attraverso lo stomaco e il fegato, il che significa che in caso di grande assunzione di alcol, questa sostanza si accumulerà. L'Acetaldeide è tossica per l'organismo, dal momento che danneggia il DNA.
L'etanolo infine crea dipendenza e crisi di astinenza. Non si è del tutto provato il motivo esatto per cui l'etanolo dia dipendenza, ma si è ipotizzato il suo ruolo nel modificazione dei circuiti celebrali collegati all'assuefazione e piacere.
Cecilia Steinwurzel è laureanda in medicina all'Università Statale di Milano. Fa inoltre parte di Antares, un'associazione di pittori senza scopo di lucro.
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