Cos’è il gerundio
Il gerundio è un modo verbale indefinito (come l’infinito o il aprticipio) che istituisce con la frase principale un rapporto di subordinazione 1. Questo rapporto può essere di vari tipi:
- causale: Facendo jogging, mi sono slogata la caviglia.
- temporale (di anteriorità o di contemporaneità rispetto alla frase reggente): Ho incontrato Paolo tornando a casa.
- modale o strumentale: Parlandogli, ha risolto la situazione al meglio.
- concessiva: Perdonandolo, non ha risolto nulla.
- ipotetica: Ottenendo la promozione, Giovanni riceverà un premio dai suoi genitori.
I tempi del gerundio
Il gerundio ha due tempi:
- il gerundio presente, che è un tempo semplice e che si usa per descrivere azioni contemporanee a quelle della principale:
Gianni è intervenuto nel dibattito sapendo di cosa parlava;
Partendo si è dimenticato di dare da mangiare al gatto.
Il gerundio presente è poi diffuso in costruzioni perifrastiche (cioè composte di più verbi che costituiscono una perifrasi) molto utilizzate, che esprimono l’idea di svolgimento o sviluppo. Ad esempio:
Paola sta mangiando (con l’uso di una voce del verbo stare + gerundio);
La salute di Matteo va arrivando (con l’uso di una voce del verbo andare + gerundio).
- il gerundio passato, che è un tempo composto e che si usa per descrivere azioni antecedenti a quelle della principale:
Avendo studiato tutto il pomeriggio, gli è venuto mal di testa.
Avendo saputo come sono andate veramente le cose, Giovanni ha deciso di agire di conseguenza.
Come si vede da tutti gli esempi precedenti, nella grande maggioranza dei casi c’è identità di soggetto tra il verbo della reggente e il gerundio; nei casi in cui ciò non succede, il gerundio può riferirsi ad un complemento oggetto o a un complemento indiretto 2, oppure quando il gerundio ha un proprio soggetto distinto; si parla in questo caso di “gerundio assoluto” (ad esempio: “Avvicinandosi il nemico alle frontiere, tutti si preparavano ormai alla guerra”). Un altro caso simile si verifica quando il soggetto della principale è generico, come nella frase proverbiale: “Sbagliando, s’impara!”.
1 L’uso autonomo del gerundio è possibile solo in casi molto rari, come nei titoli (“Cantando sotto la pioggia”) o in espressioni cristallizzate, come nella terminologia musicale “calando” e “crescendo”, in cui i gerundi sono usati come sostantivi.
2 Si tratta comunque di un costrutto letterario, tipico della lingua scritta.