Introduzione alla lettura del "De Agri Cultura", la più antica opera latina giunta a noi nella sua interezza.
Il testo è un manuale di tecnica agricola, suddiviso in 162 capitoli, ognuno dei quali dedicato ad un tema specifico.
Nella prefazione, Catone afferma che l'attività agricola, per il suo valore morale, è nettamente preferibile all'usura e al commercio. Il contadino viene perciò esaltato come unico buon cittadino (definito "vir bonum" nei "Praecepta ad filium"): fra gli agricoltori provengono, infatti, gli uomini più temprati e i soldati più valorosi.
Dal lavoro agricolo, inoltre, si ricavano guadagni del tutto onesti e sicuri.
La trattazione non è organica, e sono presenti nel testo diverse ripetizioni.
I capitoli 1 - 22 sono dedicati ai consigli sull'acquisto e sull'allestimento dell'azienda agricola. Catone di rivolge al proprietario terriero, che si avvale dell'intermediazione di un fattore e del lavoro degli schiavi.
I capitoli 23 - 54 contengono istruzioni sulla produzione del vino, dell'olio e di altri prodotti agricoli.
I capitoli 55 - 162 trattano argomenti di vario tipo (anche di medicina e veterinaria). Si parla, tra le altre cose, di come propiziare il raccolto con preghiere agli dei e cerimonie religiose .
Lo stile letterario non è elevato (ad eccezione della prefazione) e il lessico è costituito da termini tecnici o del linguaggio quotidiano.
In collaborazione con VidLab (www.vidlab.it)
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Il "De Agri Cultura" di Catone: riassunto e analisi del testo
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