Approfondimento critico di due tipologie dei personaggi plautini: le donne e gli schiavi.
Per quanto riguarda le donne, Plauto tiene conto degli stereotipi presenti nelle commedie greche e fa una distinzione tra matrone e prostitute, suddividendo le ultime in due categorie: 1) quelle avide e ciniche, 2) quelle romantiche e ingenue.
La matrona viene, invece, rappresentata come una moglie petulante e avara, sempre attenta al bilancio della casa e incapace di godersi la vita. Eccezioni a questo stereotipo si vedono nell’Aulularia, in cui Megadorio accusa le matrone di essere diventate piene di vizi e spendaccione, nell’ Amphitruo, in cui ritroviamo una buona moglie ancora innamorata del marito, e in quelle in cui vediamo il marito invaghirsi di una giovane ragazza: in questi casi la moglie dimostra un’inaspettata capacità ironica risolvendo l’intreccio e punendo il consorte.
La figura del servo rappresenta, invece, una novità rispetto alle commedie greche: mentre in esse ricopre un ruolo marginale, in quelle plautine è spesso il protagonista.
Per quanto riguarda il linguaggio, Plauto gli assegna quello militare, poichè il servo si paragona ad un generale che ordisce strategie, muove gli eserciti e combatte una guerra.
In collaborazione con VidLab (www.vidlab.it)
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Le commedie di Plauto: analisi dei personaggi
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