La Prima Guerra Mondiale: le cause

La Grande Guerra è il primo conflitto su scala mondiale della storia dell’umanità, sia per le forze schierate in campo che per il numero di vittime causate dal conflitto, che dura dal 1914 al 1918. Tra le motivazioni principali dello scoppio delle ostilità, i crescenti nazionalismi imperialisti dei diversi stati europei (in particolar modo, quello dell’imperatore tedesco Guglielmo II), il ritiro dell’Impero Ottomano dalla penisola balcanica (e la successiva instabilità dell’intera area), il conflitto economico-politico tra le grandi potenze e, infine, il delitto di Sarajevo (28 giugno 1914) quando il serbo Gavrilo Princip uccide l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie.
 
Le alleanze europee (la Triplice Intesa tra Russia, Inghilterra e Francia e la Triplice Alleanza tra Germania, Impero Austro-Ungarico ed Italia) si intrecciano con le motivazioni economiche, che contrappongono potenze emergenti (come l’Italia e la Germania) a Francia e Inghilterra. A tutto ciò si sommano le aggressive politiche coloniali e una vera e propria “cultura della guerra”, di cui si fanno portavoce molti intellettuali del periodo, ma che trova radici anche nelle pressioni dei grandi gruppi industriali e dei loro proventi con la vendita di armamenti.
 
Paolo Scorzoni, insegnante per passione, si è preparato sul Cooperative Learning e sul metodo Feuerstein. Da 15 anni svolge anche l'attività di formatore collaborando, tramite la società Lindbergh, con numerose scuole in tutta Italia e con la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Padova. Gestisce il sito per insegnanti www.abilidendi.it e nel 2011, illuminato da Khan Academy, ha aperto il canale www.youtube.com/user/ScuolaInterattiva.