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“The Rime of the Ancient Mariner” di Coleridge: traduzione e analisi

Introduzione

 

La ballata del vecchio marinaio (The Rime of the Ancient Mariner nel titolo originale), composta tra 1797 e 1798, rappresenta il contributo più significativo di Samuel Taylor Coleridge (1772-1834) alle Lyrical Ballads, pubblicate nel 1798 in collaborazione con William Wordsworth (1770-1850) e la cui celebre Preface è considerata il manifesto del Romanticismo inglese. The Rime of the Ancient Mariner racconta la vicenda fantastica di una maledizione che cade su una nave e il suo equipaggio dopo l’uccisione di un albatro da parte di un marinaio. 

 

Struttura

 

La forma metrica del testo è quella della ballata, una tipologia poetica che racconta una storia, spesso piuttosto lunga, e che è caratterizzata da un ritmo che la rende anche cantabile. Sebbene il linguaggio della Rime sia evocativo e immaginifico, concedendo ampi spazi al “sublime” romantico, e sia ricco di arcaismi (e non popolare e semplice come nella ballata medievale), Coleridge riprende anche diversi motivi tipici delle ballate popolari inglese. Questi sono ad esempio la forma dialogica, in quanto l’intero poema è un dialogo tra il vecchio Marinaio e l’invitato a nozze che egli ferma nella prima strofa, e la presenza del soprannaturale, che caratterizza le visioni successivi alla morte dell’uccello 1. Altri elementi caratteristici sono il tono tragico della narrazione, che segue il percorso di redenzione del protagonista della Ballata, ovvero il vecchio marinaio. Lo stile è elaborato, arricchito di assonanze, consonanze e ripetizioni, nonché figure di suono e di ritmo che danno al testo una particolare patina letteraria.

La Rime si divide in sette parti, composte per lo più da quartine di quattro versi con schema di rime ABCB 2; il primo e terzo verso hanno otto sillabe, mentre il secondo e il quarto hanno sei sillabe. Il metro è caratterizzato per lo più da giambi, che è l’unità metrica più comune in inglese. Un giambo è una coppia di sillabe composta da una sillaba non accentata seguita da una sillaba accentata. Vediamo un esempio della metrica nella prima strofa della ballata:

It is an ancient Mariner
and he stoppeth one of three
“By thy long grey beard and glittering eye,
now wherefore stopp’st thou me?”

8 sillabe - 4 giambi
6 sillabe - 3 giambi
8 sillabe - 4 giambi
6 sillabe - 3 giambi

 

Trama

 

La Ballata del vecchio marinaio è divisa in sette sezioni, che seguono le “tappe” del viaggio del vecchio marinaio e della sua maledizione.

Parte 1: Un vecchio marinaio incontra tre ospiti che si stanno recando a un matrimonio e ne ferma uno per narrargli la propria storia. Gli racconta di come la nave su cui si trovava, una volta superato l’Equatore, fu condotta dalle tempeste ad incagliarsi tra i ghiacci del Polo Sud. Improvvisamente, attraverso la nebbia, arriva un uccello bianco, un albatro, salutato dalla ciurma come portatore di fortuna. Il Marinaio però uccide l’uccello senza alcuna ragione.

Parte 2: Da questo momento un maleficio cade sulla nave, che viene spinta oltre l’Equatore e poi rimane ferma nella bonaccia. L’equipaggio della nave, prima consenziente in maniera ambigua, ora accusa apertamente il Marinaio per il suo delitto, apponendogli al collo il cadavere dell’albatross.

Parte 3: I marinai iniziano a morire di sete quando improvvisamente appare un’altra nave: è una nave fantasma condotta dalla Morte e dalla Vita-nella-morte che si giocano a dadi le vite dei marinai. La Morte vince i compagni del Marinaio, che quindi muoiono uno dopo l’altro, mentre la Vita-nella-morte vince il Marinaio, che è quindi l’unico a sopravvivere.

Parte 4: Il vecchio marinaio è perseguitato dal ricordo dei compagni morti e vede agitarsi nel mare degli enormi serpenti marini. Poiché il Marinaio è ormai pentito del suo errore, l’albatross si stacca dal suo collo e precipita in mare.

Parte 5: L’incantesimo malvagio è rotto, come simboleggiato dalla pioggia che scende sulla nave e dal ritorno in vita dei compagni. Davanti agli occhi del Marinaio compaiono degli spiriti, simili ad angeli, che emettono strani suoni e conducono la nave a una velocità incredibile. Tra questi si distingue lo “Spirito del Polo sud”. Il marinaio sviene.

Parte 6: Durante la trance, il Marinaio sente due spiriti, compagni dello Spirito Polare che ha vendicato l’albatro, discutere della sua colpa e della necessità dell’espiazione prima del perdono divino. Nel frattempo, la nave fa rotta verso la terra natale del marinaio.

Parte 7: Giunta a destinazione, la nave affonda, mentre il Marinaio salta sulla scialuppa di un eremita, al quale il Marinaio chiede di confessarsi. Egli può così trovare la pace. Il suo compito ora è quello di girare per il mondo e narrare la propria vicenda, per insegnare agli uomini, attraverso l’esempio, ad amare e rispettare le creature di Dio.

  

Analisi delle tematiche principali

 

L’idea della trama viene da un sogno che l’illustratore George Cruikshank (1792-1878) raccontò all’amico Coleridge. Inizialmente la Rime of the Ancient Mariner doveva essere una collaborazione tra Coleridge e Wordsworth, che infatti suggerì alcuni episodi centrali come l’uccisione dell’albatross o il marinaio morto che conduce la nave. È quindi un perfetto esempio del lavoro poetico comune che caratterizza le Lyrical Ballads e può essere definita un perfetto mix di Gothic romance 3, letteratura di viaggio e ballata tradizionale.

Il riferimento al romance non è casuale dato che Coleridge dosa equamente il soprannaturale col reale. Nell’incipit abbiamo ad esempio una serie di dettagli realistici sul matrimonio, sul tempo atmosferico, sulla posizione della nave e sul paese d’origine del marinaio, ma dopo la morte dell’albatross il poema s’arricchisce di diversi elementi magici e soprannaturali, quali:

  • la ragione misteriosa che lo costringe a raccontare continuamente la propria storia e le forze arcane che guidano la nave verso il Polo sud derivano da due noti temi medievali: quello della la “nave fantasma” che conduce gli uomini in luoghi sconosciuti e quello della Danza della morte, nel quale gli scheletri conducono gli uomini sulle proprie tombe. Anche nella Rime la morte è rappresentata come uno scheletro, secondo la tradizione classica
  • l’albatro, uccello sacro in molte religioni e miti, che i marinai consideravano un simbolo beneaugurante. In molti bestiari medievali all’albatro si associa la qualità dell’intoccabilità, e la sua uccisione è equiparata alla rottura di un tabù sacro
  • le creature ultraterrene come spiriti, angeli e mostri marini di cui il poema è ricco
  • Infine lo stesso marinaio è da subito raffigurato in chiave magica, poiché viene descritto con un glittering eye che ha un potere ipnotico che costringe la gente ad ascoltarlo
  • Alla fine del poema non viene fornita alcuna spiegazione logica degli eventi soprannaturali, ma anzi è concesso ampio spazio alle descrizioni delle relazioni esistenti tra lo stato mentale del Marinaio, di cui il mondo esterno diventa una metafora.

I principali temi della Rime sono lo studio psicologico della colpa, della sofferenza e dell’espiazione umana. Da qui hanno avuto origine interpretazioni della Ballata di carattere religioso, che vedono nell’uccisione dell’albatro una sorta di peccato contro Natura e quindi contro Dio. Per questo motivo il Marinaio per raggiungere la salvezza, ovvero il ritorno al proprio paese, deve passare dal fuoco del Purgatorio. Il momento di svolta della vicenda ha luogo nella quarta parte del poema, quando l’acqua del mare brucia di un “orribile rosso” e un serpente marino striscia attorno alla nave. Improvvisamente il Marinaio benedice queste creature orrende, che sono tuttavia parte della creazione divina. In questo momento l’incantesimo si interrompe, l’albatro cade dal suo collo e finisce in mare.

Da un punto di vista più strettamente letterario l’albatro può essere una metafora dell’artista e della creazione artistica 4: il poeta abbandona il suo mondo in cerca di verità e conoscenza attraversando esperienze dolorose e fuori dall’ordinario e viene infine salvato dal potere dell’immaginazione. Proprio come l’artista, quindi, il Marinaio al proprio ritorno comprende che il proprio destino è quello di narrare la storia che ha vissuto.

 

Parafrasi

 

Metro: ballata con schema di rime ABCB.

  1. It is an ancient Mariner,
  2. and he stoppeth 5 one of three.
  3. "By thy long grey beard and glittering eye 6,
  4. now wherefore stopp’st thou me?
  5. The Bridegroom’s doors are opened wide,
  6. and I am next of kin;
  7. the guests are met, the feast is set 7
  8. may’st hear the merry din".
  9. He holds him with his skinny hand,
  10. "There was a ship," quoth he.§
  11. "Hold off ! unhand me, grey-beard loon 8!"
  12. Eftsoons his hand dropt he.
  13. He holds him with his glittering eye -
  14. the Wedding-Guest stood still,
  15. and listens like a three years’ child:
  16. the Mariner hath his will 9.
  17. The Wedding-Guest sat on a stone:
  18. he cannot choose but hear;
  19. and thus spake on that ancient man,
  20. the bright-eyed Mariner.
  21. "The ship was cheered, the harbour cleared,
  22. merrily did we drop
  23. below the kirk, below the hill,
  24. below the light-house top.
  25. The Sun came upon the left,
  26. out of the sea came he!
  27. and the shone bright, and on the right
  28. went down into the sea.
  29. Higher and higher every day,
  30. till over the mast at noon - "
  31. The Wedding-Guest here beat his breast,
  32. for he heard the loud bassoon 10.
  33. The bride hath paced into the hall,
  34. red as a rose is she;
  35. nodding their heads before her goes
  36. the merry minstrelsy.
  37. The Wedding-Guest here beat his breast,
  38. yet he cannot choose but hear;
  39. and thus spake on the ancient man,
  40. The bright-eyed Mariner.
  41. "And now the storm-blast came, and he
  42. was tyrannous and strong:
  43. he struck with his o’ertaking wings,
  44. and chased us south along.
  45. With sloping masts and dipping prow,
  46. as who pursued with yell and blow
  47. still treads the shadow of his foe,
  48. and forward bends his head,
  49. the ship drove fast, loud roared the blast,
  50. and southward aye we fled.
  51. And now there come both mist and snow,
  52. and it grew wondrous cold:
  53. and ice, mast-high, came floating by,
  54. as green as emerald.
  55. And through the drifts the snowy clifts
  56. did send a dismal sheen:
  57. nor shapes of men nor beasts we ken -
  58. the ice was all between.
  59. The ice was here, the ice was there,
  60. the ice was all around:
  61. it cracked and growled, and roared and howled,
  62. like noises in a swound!
  63. At lenght did cross an Albatross,
  64. thorough the fog it came;
  65. as if it had been a Christian soul,
  66. we hailed it in God’s name.
  67. It hate the food it ne’er had eat,
  68. and round and round it flew.
  69. the ice did split with a thunder-fit;
  70. the heilmsman steered us through!
  71. And a good south wind sprung up behind;
  72. the Albatross did follow,
  73. and every day, for food or play,
  74. came to the mariners’ hollo!
  75. In mist or cloud, on mast or shroud,
  76. It perched for vespers nine;
  77. whiles all the night, through the fog-smoke white,
  78. glimmered the white moon-shine."
  79. "God save thee, ancient Mariner!
  80. From the fiends, that plague thee thus! -
  81. Why look’st thou so?" . With my cross-bow
  82. I shot the Albatross.
  1. È un vecchio marinaio,
  2. e ferma uno dei tre:
  3. "Per la tua lunga barba grigia e il tuo occhio scintillante,
  4. perché ora mi fermi?
  5. Le porte dello Sposo son già tutte aperte,
  6. e io sono il più stretto parente;
  7. i convitati son già riuniti, la festa è pronta,
  8. puoi udirne l’allegro rumore".
  9. Ma egli lo trattiene con la sua mano scheletrica.
  10. "C’era una nave," dice.
  11. "Lasciami! Non mi toccare, vecchio pazzo dalla barba grigia!"
  12. E quello immediatamente ritirò la mano.
  13. Ma con l’occhio scintillante lo attrae e lo trattiene.
  14. E l’invitato resta immobile,
  15. e ascolta come un bambino di tre anni:
  16. il Marinaio controlla il suo volere.
  17. L’invitato siede su una pietra:
  18. non può fare a meno di ascoltare.
  19. E così parlò quel vecchio uomo,
  20. il Marinaio dallo sguardo luminoso:
  21. "La nave, salutata, aveva già lasciato il porto,
  22. e lietamente si lasciava
  23. alle spalle la chiesa, la collina,
  24. la cima del faro.
  25. Il Sole si levò da sinistra,
  26. sorgeva dal mare!
  27. Brillò magnificamente, e a destra
  28. ridiscese nel mare.
  29. Ogni giorno piú alto, finchè
  30. diritto sull’albero maestro, a mezzogiorno..."
  31. L’invitato si batte il petto impaziente,
  32. perché sente risuonare il grave fagotto.
  33. La Sposa è entrata nella sala:
  34. è vermiglia come una rosa;
  35. la precedono, annuendo in cadenza,
  36. i gioiosi musicanti.
  37. L’invitato si batte ancora il petto,
  38. ma non può fare a meno di ascoltare.
  39. E così seguitò a dire quel vecchio,
  40. il Marinaio dall’occhio brillante.
  41. "Ed ecco che sopraggiunse la burrasca,
  42. e fu tirannica e forte:
  43. ci colpì con le sue irresistibili ali,
  44. e, insistente, ci cacciò verso sud.
  45. Ad alberi piegati, a bassa prora,
  46. come chi ha inseguito con urli e colpi
  47. e pur rincorre ancora l’ombra del suo nemico,
  48. a capo chino la nave
  49. correva veloce, la tempesta ruggiva forte,
  50. e ci spingeva sempre piú verso sud.
  51. E poi vennero insieme la nebbia e la neve;
  52. e si fece un freddo terribile:
  53. e ghiacci, alti come l’albero maestro,
  54. ci galleggiavano attorno, verdi come smeraldo.
  55. E attraverso il turbine delle valanghe,
  56. le rupi nevose mandavano sinistri bagliori:
  57. non si vedeva più forma umana o animale -
  58. il ghiacchio era dappertutto.
  59. Il ghiaccio era qui, il ghiaccio era là,
  60. il ghiaccio era tutto all’intorno:
  61. scricchiolava e muggiva, ruggiva ed urlava,
  62. come i rumori che si sentono mancando.
  63. Alla fine un Albatro passò per aria,
  64. venne attraverso la nebbia;
  65. come fosse stato un’anima cristiana,
  66. lo salutammo nel nome di Dio.
  67. Mangiò del cibo che non aveva mai provato,
  68. e volava attorno a noi.
  69. Il ghiaccio a un tratto si ruppe con un tuono,
  70. il pilota potè passare in mezzo a un varco.
  71. E un buon vento del sud ci soffiò alle spalle,
  72. l’Albatro ci seguiva;
  73. e ogni giorno veniva a mangiare e giocare,
  74. chiamato e salutato allegramente dai marinai.
  75. Tra la nebbia o le nuvole, sull’albero o sulle vele,
  76. si appollaiò per nove sere di seguito; mentre
  77. la notte, attraverso una bianca foschia,
  78. splendeva nel chiarore lunare".
  79. "Che Dio ti salvi, o Marinaio,
  80. dal demonio che ti tormenta! -
  81. Perché hai quello sguardo?" - "Con la mia balestra,
  82. io ammazzai l’Albatro.

1 Le suggestioni mitiche e magiche non sono rare nella poesia di Coleridge: le ritroveremo infatti anche in Christabel (1812) e nel poemetto incompiuto Kubla Khan (1816).

2 Non tutte le strofe comunque sono quartine poiché Coleridge non volle sacrificare il significato della propria narrazione per i motivi formali. Coleridge con la sua Ballata riprende dunque una forma metrica tradizionale modernizzandola con elementi romantici che privilegino più il contenuto che il perfetto equilibrio della forma.

3 Con Gothic romance o “romanzo gotico” si intende un genere narrativo in prosa caratterizzato dall’ambientazione in castelli e manieri cupi e tenebrosi e da trame in cui confluiscono elementi romantici, horror e soprannaturali. Due autori “gotici” sono Horace Walpole (Il castello di Otranto, 1764) e Ann Radcliffe (I misteri di Udolpho, 1794) e l’influsso di questo genere si vede anche nel Frankenstein di Mary Shelley, nel Dracula di Bram Stoker e nella produzione di Edgar Allan Poe.

4 L’immagine dell’albatro come metafora dell’artista è molto suggestiva, e verrà riutilizzata mezzo secolo più tardi da Charles Baudelaire nella sua poesia L’albatros contenuta nella raccolta I Fiori del male.

5 Stoppeth: è una delle forme arcaiche usate da Coleridge, e vale per “stops”.

6 Glittering eye: si tratta di un elemento determinante, poiché l’occhio “scintillante” del marinaio ha un potere ipnotico su chi gli sta di fronte.

7 met [...] set: il gioco fonico e ritmico è tipico di tutta la Rime.

8 Altro arcaismo letterario.

9 L’incantesimo del Marinaio si è insomma compiuto: l’invitato (che rappresenta pure il lettore della Ballata) è del tutto privo di volontà ("like a three years’ child") ed è stregato dall’occhio del Marinaio).

10 The loud bassoon: la musica indica che la festa di nozze è cominciata.