Gli eventi che seguono la Rivoluzione francese e l’esperienza napoleonica sono determinanti per la storia dell’Europa del secolo a venire: se i diplomatici delle potenze riunita a Vienna tra autunno del 1814 e giungo del 1815 puntano a “restaurare” - tanto sul piano dei confini geopolitici quanto su quello della mentalità e del pensiero - le condizioni antecedenti la stagione rivoluzionaria, le idee e gli ideali di quel periodo sopravvivono anche nel XIX secolo, alimentando i moti insurrezionali del 1820-1821, del 1830-1831 e del 1848, che chiedono, nei diversi stati europei, il riconoscimento del nuovo ruolo della classe borghese. In Italia, posta sotto la dominazione austriaca, il Risorgimento accompagna la costituzione di uno Stato nazionale, che, dal 1861, deve affrontare le complesse sfide che - tra Destra e Sinistra storica, Francesco Crispi e Giovanni Giolitti - lo fanno entrare nel primo decennio del Novecento.
La Restaurazione, il Risorgimento, l'Italia unita
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