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Il complemento di tempo determinato e continuato

I complementi di tempo, cosa sono?

 

I complementi di tempo indicano la durata temporale di un evento la cui azione è descritta dal predicato verbale o nominale. In base alla circostanza temporale che indicano possiamo identificare due sottocategorie:

  • il complemento di tempo determinato;
  • il complemento di tempo continuato o indeterminato.

 

Il complemento di tempo determinato

 

Il complemento di tempo determinato indica il momento effettivo in cui accade un dato evento o una data situazione, sia per quanto riguarda il presente, che il passato, che il futuro. Con questo si può quindi intendere un orario, ma anche una data o persino un anno. Il complemento di tempo determinato in generale viene preceduto dalle preposizioni semplici di, a, in e dalle loro forme composte, ma ha la particolarità di non essere necessariamente introdotto da preposizioni.

Facciamo qualche esempio: 

Il film comincia alle nove;
Kate lavora meglio di pomeriggio;
L’anno prossimo mi trasferirò a Casablanca.

Nel caso in cui la determinazione temporale sia imprecisa, il complemento è introdotto da preposizioni come circa o verso e con la locuzione intorno a.

Per esempio:

Ceno sempre verso le nove.
Sono partiti per il mare circa un’ora fa.
I portieri notturni hanno il secondo turno intorno alle undici.

Il complemento avverbiale di tempo determinato

 

Il complemento  di tempo determinato è detto avverbiale quando è espresso attraverso specifici avverbi. Gli avverbi in questione sono adesso, oggi, ieri, domani, presto, tardi, mai ecc., e le locuzioni un tempo, di buon’ora, di quando in quando, ecc.

Per esempio:

Anna arriva sempre in ufficio di buon’ora.
Domani andrò al canile ad adottare un cucciolo.
Francesco si è svegliato tardi.

Il complemento di tempo continuato

 

Il complemento di tempo continuato viene utilizzato per specificare la durata di un’azione o di una situazione indicata dal verbo. Come il complemento di tempo determinato, non deve essere introdotto per forza da una preposizione, ma la maggior parte delle volte viene espresso dalle preposizioni per, in, oltre, durante.

Per esempio:

L’imputato è stato interrogato per tre ore consecutive;
Gli alpinisti sono rimasti all’addiaccio oltre ventiquattr’ore prima di essere salvati;
Marco ha commesso un paio di falli durante la partita.

Il complemento avverbiale di tempo continuato

 

Anche il complemento di tempo continuato può avere una forma avverbiale. In questo caso si presenta introdotto dagli avverbi spesso, sempre, continuamente, ecc, o dalle locuzioni a lungo, per sempre, finora, di frequente, ecc.

Per esempio:

Ieri sono rimasta in spiaggia a lungo;
Ti ho aspettato finora!
Non si può affermare che l’universo si espanderà per sempre