Consideriamo una funzione y(x) che può essere scritta come quoziente di due funzioni:
y(x)=g(x)f(x)
Se le funzioni f(x) e g(x) sono derivabili, possiamo calcolare la derivata di y(x). Naturalmente, essendo y un quoziente, esso risulta definito solo per i valori di x per cui il denominatore g(x) è diverso da zero, e così sarà anche per la sua derivata.
La derivata del quoziente di due funzioni si calcola utilizzando la formula seguente:
y′(x)=[g(x)]2f′(x)g(x) – g′(x)f(x)
A parole, la derivata di un quoziente è data dalla differenza tra il prodotto della derivata del numeratore per il denominatore non derivato e il prodotto della derivata del denominatore per il numeratore non derivato, il tutto diviso per il quadrato del denominatore (non derivato).
Vediamo perchè.
Supponiamo sempre g(x)≠0 e scriviamo il rapporto incrementale di y(x) rispetto a un incremento h.
ΔxΔy=hy(x+h)−y(x)=hg(x+h)f(x+h)−g(x)f(x)= A questo punto possiamo svolgere la somma a numeratore individuando il comune divisore:
=hg(x)g(x+h)f(x+h)g(x)−f(x)g(x+h)=g(x)g(x+h)1⋅hf(x+h)g(x)−f(x)g(x+h)
Se sottraiamo e aggiungiamo il prodotto f(x)g(x) al numeratore della seconda frazione otteniamo:
ΔxΔy=g(x)g(x+h)1⋅hf(x+h)g(x)−f(x)g(x)+f(x)g(x)−f(x)g(x+h)= Nella seconda frazione raccogliamo g(x) dai primi due termini e f(x) dagli ultimi due, quindi separiamo in due pezzi ottenendo:
=g(x)g(x+h)1⋅(g(x)hf(x+h)−f(x)−f(x)hg(x+h)−g(x))
=g(x)g(x+h)1⋅(g(x)ΔxΔf−f(x)ΔxΔg)
Nell'ultima espressione abbiamo messo in evidenza i rapporti incrementali di f(x) e g(x).
Passando al limite, e sfruttando le proprietà della somma e del prodotto dei limiti, avremo:
y′(x)=h→0lim(g(x)g(x+h)1⋅(g(x)ΔxΔf−f(x)ΔxΔg))=
=h→0limg(x)g(x+h)1⋅(h→0limg(x)ΔxΔf−f(x)h→0limΔxΔg)
Osserviamo che limh→0g(x+h)=g(x) e che g(x) e f(x) non dipendono da h, quindi possono uscire dal limite (sono costanti rispetto all’incremento h→0). Quindi:
y′(x)=[g(x)]21⋅(g(x)h→0limΔxΔf−h→0limf(x)ΔxΔg)=[g(x)]2f′(x)g(x)–g′(x)f(x)
Come caso particolare possiamo vedere qual è la derivata del reciproco di una funzione. Se infatti consideriamo f(x)=1, e dunque y(x)=g(x)1, applicando la formula appena dimostrata abbiamo che nei punti in cui y(x)=g(x)1 è definita (g(x)≠0) la sua derivata è:
y′(x)=(g(x)1)’=−[g(x)]2g′(x)
Vediamo, infine, come applicare la formula della derivata di un quoziente di funzioni con un esempio.
Prendiamo una funzione razionale fratta:
y(x)=x35x2+3x+8
Abbiamo f(x)=5x2+3x+8, e g(x)=x3. Calcoliamo le loro derivate:
f′(x)=10x+3,g′(x)=3x2
Sostituendo nella formula:
y′(x)=[g(x)]2f′(x)g(x)–g′(x)f(x)=[x3]2(10x+3)(x3)–(3x2)(5x2+3x+8)=
=x610x4+3x3−15x4−9x3−24x2=x6−5x4−6x3−24x2=x4−5x2−6x−24