Il modo più comune di presentare una retta nel piano è attraverso la sua equazione espressa in forma esplicita .
Ad ogni equazione di questo tipo corrisponde una e una sola retta del piano. Non è però vero l’inverso, cioè che ogni retta del piano è individuata da una equazione in forma esplicita. Tutte le rette verticali infatti sono del tipo , relazione che non può essere ricondotta attraverso passaggi algebrici a una struttura .
C’è allora un problema di generalità, la forma esplicita non è abbastanza “potente” da comprendere al proprio interno tutte le possibili di rette del piano. Esiste però una generalizzazione che consente di ovviare a questo fatto: la forma implicita
Le rette orizzontali costituiscono il caso specifico in cui e , mentre quelle verticali sono tali per cui e . Se sia sia si hanno le rette non parallele agli assi cartesiani.
Attraverso alcuni passaggi possiamo inoltre verificare come anche la forma esplicita non è altro che un caso particolare di quella implicita.
- Scriviamo la forma esplicita
- Portiamo a primo membro tutti i termini
- Riordianiamo i termini come nella forma implicita
Dal confronto diretto tra le formule ricaviamo , , .
Per il passaggio inverso che consente di ottenere la forma esplicita a partire da quella implicita avremmo invece i seguenti passi.
- Scriviamo la forma implicita
- Isoliamo il termine in y
- Questo passaggio è possibile soltanto se ! In tal caso
Ricaviamo dunque che e .
Risulta allora evidente la ragione per cui una retta verticale non può essere scritta in forma esplicita: la conversione non è possibile perché non è possibile la divisione per zero.