2'

Equazione della retta: forma implicita e forma esplicita

Il modo più comune di presentare una retta nel piano è attraverso la sua equazione espressa in forma esplicita y=mx+qy=mx+q.

 

Ad ogni equazione di questo tipo corrisponde una e una sola retta del piano. Non è però vero l’inverso, cioè che ogni retta del piano è individuata da una equazione in forma esplicita. Tutte le rette verticali infatti sono del tipo x=ax=a, relazione che non può essere ricondotta attraverso passaggi algebrici a una struttura y=mx+qy=mx+q.

 

C’è allora un problema di generalità, la forma esplicita non è abbastanza “potente” da comprendere al proprio interno tutte le possibili di rette del piano. Esiste però una generalizzazione che consente di ovviare a questo fatto: la forma implicita

 

ax+by+c=0 ax+by+c=0

 

Le rette orizzontali costituiscono il caso specifico in cui a=0a = 0 e b0b\neq 0, mentre quelle verticali sono tali per cui b=0b=0 e a0a \neq 0. Se sia a0a\neq 0 sia b0b\neq 0 si hanno le rette non parallele agli assi cartesiani.

Attraverso alcuni passaggi possiamo inoltre verificare come anche la forma esplicita non è altro che un caso particolare di quella implicita.

  • Scriviamo la forma esplicita y=mx+qy=mx+q
  • Portiamo a primo membro tutti i termini ymxq=0y-mx-q=0
  • Riordianiamo i termini come nella forma implicita mx+yq=0-mx+y-q=0

Dal confronto diretto tra le formule ricaviamo a=ma=-m, b=1b=1, c=qc=-q.

Per il passaggio inverso che consente di ottenere la forma esplicita a partire da quella implicita avremmo invece i seguenti passi.

  • Scriviamo la forma implicita ax+by+c=0ax+by+c=0
  • Isoliamo il termine in y by=axcby=-ax-c
  • Questo passaggio è possibile soltanto se b0b\neq0! In tal caso y=abxcby=-\frac{a}{b}x-\frac{c}{b}

Ricaviamo dunque che m=abm = -\frac{a}{b} e q=cbq = -\frac{c}{b}.

Risulta allora evidente la ragione per cui una retta verticale non può essere scritta in forma esplicita: la conversione non è possibile perché non è possibile la divisione per zero.