Lettura e spiegazione del componimento X Agosto di Giovanni Pascoli, a cura di Andrea Cortellessa.
X Agosto esce su rivista nel 1897 e viene raccolta nella quarta edizione di Myricae lo stesso anno. La poesia è scritta nel 30° anniversario dalla morte di Ruggero Pascoli, padre del poeta: viene rievocato il momento in cui egli, ucciso, non torna al "nido", provocando disperazione nella famiglia in attesa (i "rondinini"). Nel componimento il piano biografico viene trasposto su un piano cosmico: tale slittamento è probabilmente derivato da Leopardi (ad esempio in A se stesso), sebbene linguisticamente l'eco più diretta sia manzoniana (con la parola "attonito", che rievoca il Cinque maggio). Dal punto di vista metrico, le quartine sono composte da decasillabi e novenari alternati. La compresenza di elementi cosmici in uno scenario familiare, che ne stempera la potenza rispetto all'immaginario romantico, rappresenta una delle caratteristiche principali della poesia pascoliana. La grandezza di Pascoli - come sosteneva Debenedetti - è nella sua "rivoluzione inconsapevole", nella sua capacità di tenere costantemente il linguaggio della poesia a cavallo tra due mondi.
Andrea Cortellessa è un critico letterario italiano, storico della letteratura e professore associato all'Università Roma Tre, dove insegna Letteratura Italiana Contemporanea e Letterature Comparate. Collabora con diverse riviste e quotidiani tra cui alfabeta2, il manifesto e La Stampa-Tuttolibri.