Analisi e commento a Fratelli di Giuseppe Ungaretti, a cura di Matteo Pascoletti.
Fratelli è stata composta da Ungaretti il 15 luglio 1916, durante la Prima Guerra Mondiale. Lo schema metrico è quello dei versi liberi, tipici dei componimenti della fase ermetica del poeta. La poesia si apre con una domanda, e il punto interrogativo è l'unico segno ortografico presente nel componimento. In questa fase poetica Ungaretti usa raramente i segni di punteggiatura, di conseguenza risulta molto importante e mostra uno scarto stilistico rilevante. Nella prima frase è presente un iperbato: viene, infatti, invertito l'ordine sintattico (il vocativo "fratelli" è posto in fondo alla frase e in un verso isolato). Fratelli è la parola-chiave dell'intera poesia in netto contrasto con la situazione in cui è ambientato il componimento, durante la guerra. L'ambito militare è sottolineato dalla parola "reggimento" nel verso iniziale. Il vocativo "fratelli" non si rivolge semplicemente a una moltitudine indefinita, ma parla anche al singolo individuo. La parola viene posta al di là dello schieramento di appartenenza, quindi il poeta potrebbe rivolgersi anche al nemico. La poesia prosegue con tre analogie che correlano tre immagini alla parola tematica "fratelli": "Parola tremante nella notte"; "Foglia appena nata"; e "Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità". In queste immagini è da notare l'uso del participio presente: tremante, spasimante e presente con funzione modale. Importanti perchè rendono indefinite e incerte le qualità dei sostantivi, a cui si riferiscono.
Fratelli è stata composta da Ungaretti il 15 luglio 1916, durante la Prima Guerra Mondiale. Lo schema metrico è quello dei versi liberi, tipici dei componimenti della fase ermetica del poeta. La poesia si apre con una domanda, e il punto interrogativo è l'unico segno ortografico presente nel componimento. In questa fase poetica Ungaretti usa raramente i segni di punteggiatura, di conseguenza risulta molto importante e mostra uno scarto stilistico rilevante. Nella prima frase è presente un iperbato: viene, infatti, invertito l'ordine sintattico (il vocativo "fratelli" è posto in fondo alla frase e in un verso isolato). Fratelli è la parola-chiave dell'intera poesia in netto contrasto con la situazione in cui è ambientato il componimento, durante la guerra. L'ambito militare è sottolineato dalla parola "reggimento" nel verso iniziale. Il vocativo "fratelli" non si rivolge semplicemente a una moltitudine indefinita, ma parla anche al singolo individuo. La parola viene posta al di là dello schieramento di appartenenza, quindi il poeta potrebbe rivolgersi anche al nemico. La poesia prosegue con tre analogie che correlano tre immagini alla parola tematica "fratelli": "Parola tremante nella notte"; "Foglia appena nata"; e "Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità". In queste immagini è da notare l'uso del participio presente: tremante, spasimante e presente con funzione modale. Importanti perchè rendono indefinite e incerte le qualità dei sostantivi, a cui si riferiscono.
Tutto il componimento sottolinea il senso di precarietà esistenziale dell'uomo e la sua fragilità, evidente nell'immagine della foglia appena nata e nel forte enjambement creato tra "alla sua" e "fragilità". Il poeta è consapevole dell'incertezza della vita, soprattutto nella situazione in cui si trova, e lo mostra nel verso "[...] uomo presente alla sua fragilità".