L’imperativo
Le funzioni dell’imperativo
L’imperativo è un modo verbale finito (come l’indicativo, il congiuntivo e il condizionale) che si utilizza per esprimere ordini, inviti, preghiere, permessi o consigli. L’unico tempo dell’imperativo è il presente, perché sarebbe impossibile dare ordini riferiti al passato, mentre per i comandi rivolti al futuro viene sostituito dall’indicativo futuro. Inoltre ha una forma propria solo per la seconda persona singolare e la seconda persona plurale; per tutte le altre persone, invece, si usano le forme del congiuntivo presente in forma esortativa.
L’imperativo poi si trova esclusivamente in frasi principali (come le volitive o le esclamative) o in frasi coordinate alla principale. Per fare qualche esempio:
Fido, torna subito qui! (esprimere un ordine ad esempio ad un animale domestico);
Vuoi un altro piatto di pasta? (offrire qualcosa a qualcuno);
Ascoltami, ti prego! (supplicare una persona);
Lodate il vostro compagno che ha preso un bel voto! (esprimere un invito a fare qualcosa).
I casi particolari
Per svolgere le funzioni dell’imperativo con le altre persone (terza persona singolare, prima e terza persona plurale), si ricorre al congiuntivo presente, detto in questo caso congiuntivo esortativo:
Prego, ingegnere, si sieda qui;
Coraggio, prepariamoci al lavoro!
In molti casi, per dare un comando o un consiglio (si pensi alle etichette dei prodotti commerciali) si usa l’infinito, che viene detto in questo caso imperativo impersonale. Ad esempio:
Muoversi, muoversi! (come ordine impartito a un gruppo di persone);
Conservare in un luogo fresco al riparo della luce (come consiglio sulla conservazione degli alimenti).
Per esprimere un ordine negativo riferito alla seconda persona singolare non è possibile usare l’imperativo; occorre servirsi invece dell’infinito preceduto da una negazione:
Non parlare più!
Non fare un altro passo!