Carlo Sini prosegue la descrizione della scuola di Pitagora.
Il fatto che dopo cinque anni di insegnamento i discepoli divenissero amici del maestro, che ci vivessero insieme e costituissero una sorta di aristocrazia politica della città è assolutamente unico nella storia del mondo: solo la filosofia occidentale ha compiuto questo gesto, inaudito alle altre culture, in cui una soglia iniziatica di tipo oracolare viene sconvolta.
Il gesto pitagorico insegna proprio a "passare la soglia": la sapienza è ottenuta per diventare discepoli della verità, non del singolo maestro.
Un'altra novità della scuola pitagorica è che essa accoglieva al suo interno anche le donne, mai escluse o tenute in minor considerazione degli uomini. La filosofia, quindi, nasce come una dottrina esoterica, cioè fatta per pochi: i pochi che avevano la pazienza, la costanza, l'amore per la verità che li rendeva adatti all'ascolto. In questa prospettiva, essa era una dottrina di iniziazione e selezione di coloro che sarebbero stati in grado di varcare la soglia del sapere confuso, per passare in quella del sapere chiaro.
E' altrettanto vero, però, che la filosofia non escludeva di principio nessuno: tutti potevano varcare la soglia se dotati di pazienza di apprendere e di intraprendere un cammino. La filosofia era allo stesso tempo aristocratica e popolare, idealmente "per tutti e per nessuno".
Carlo Sini (Bologna, 1933), filosofo e docente di Filosofia teoretica in diverse università italiane, è autore di numerose opere sui temi della fenomenologia, del pragmatismo e del rapporto tra semiotica e filosofia ermeneutica.
Ha tenuto e tiene tuttora corsi, seminari e conferenze sia in Italia, sia all'estero (Stati Uniti, Canada, Argentina, Spagna, Svizzera e altri paesi europei).
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