Da quando sono state inserite all’interno della scuola, le prove INVALSI sono motivo di preoccupazione per tutti gli studenti. Ma che cos’è “INVALSI”?
INVALSI è un acronimo per “Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione”. Si tratta di un istituto di ricerca sotto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione che, dal 1999, raccoglie dati riguardo il sistema scolastico Italiano: il suo scopo è, come dice il nome stesso, valutare quale sia l’offerta didattica e formativa all’interno delle nostre scuole e, assieme, in che modo questa offerta viene accolta e recepita dagli studenti. In buona sostanza, INVALSI vuole fornire un giudizio sullo stato complessivo della nostra istruzione, sia dal punto di vista di quanto ci viene insegnato sia considerando quanto abbiamo appreso.
Per far questo, INVALSI prepara ogni anno delle prove, i cosiddetti “test INVALSI”, che vengono sottoposti agli studenti che entrano od escono da un ciclo di istruzione. Le prove INVALSI riguardano due ambiti: italiano e matematica. I cicli formativi del sistema scolastico Italiano sono tre: la scuola primaria (o elementare), la scuola secondaria di primo grado (o media) e la scuola secondaria di secondo grado (o superiore). In particolare, i test INVALSI si eseguono nelle classi II e V della scuola primaria, nelle classi I e III della scuola secondaria di primo grado, e nelle classi II della scuola secondaria di secondo grado. Generalmente, le prove si fanno verso la fine dell’anno scolastico, prima della chiusura degli istituti per le vacanze estive: parliamo dei mesi di maggio e giugno.
È importante sottolineare che i test sottoposti alle classi III della scuola secondaria di primo livello sono parte integrante dell’Esame di Stato.
I test sono orientati a una stima statistica del livello di apprendimento generale. Perché questi test siano il più sinceri possibile, e traducano in più fedelmente possibile la reale situazione del sistema scolastico, essi non sono pensati per costituire uno strumento individuale di valutazione del singolo studente: a meno che non si tratti della terza media, il risultato di un test non influisce sulle votazioni scolastiche. In pratica, si tratta di una specie di verifica per capire quanto sanno gli alunni, che non viene valutata dai professori.
Un altro discorso è la prova di terza media. Siccome fa parte del’Esame di Stato, la “Prova Finale”, non solo serve a esaminare il ciclo d’istruzione delle scuole medie, ma serve anche a valutare la preparazione dello studente in procinto di lasciare una scuola ed entrare in un altro ciclo: il voto conseguito nelle prove INVALSI di italiano e matematica va a costituire parte del voto finale. Siccome questo esame è molto importante, le lezioni successive di questo corso saranno mirate proprio a queste prove, con un occhio di riguardo per gli studenti delle scuole medie.
Tutte le prove, di terza media e non, vanno svolte con la massima serietà e sincerità, in quanto sono uno strumento fondamentale non solo per ciascuno, ma per tutti noi.
Ciascun test si compone di una serie di domande, in numero compreso da venti a trenta, cui ciascuno studente deve rispondere in 75 minuti.
Il test di matematica comprende domande di aritmetica, algebra, geometria e logica, nonché l’interpretazione di grafici, figure e dati.
Il test di italiano è diviso in due sezioni: una comprensione del testo, in cui si chiede di leggere due brevi brani e di rispondere a delle domande riguardo ad essi; una di lingua italiana, con domande di grammatica.
Siccome il tempo a disposizione è limitato, è bene tenerlo presente: ma non vi preoccupate, anche chi ha scritto il test lo sa. Ecco alcuni consigli su come impiegarlo:
- Nella prova di matematica, alcune domande sono più semplici di altre: individuate subito quali vi sembrano più facili con una rapida lettura di tutti i quesiti (non più di 2 / 3 minuti), e rispondete subito a questi. Avrete così più tempo per le domande più complicate.
- Nella prova di italiano, leggete con attenzione i brani che vi vengono sottoposti (circa 5 minuti a testo), in modo che non dobbiate ritornare a controllare ogni volta che dovete rispondere a una domanda: dovreste impiegare circa un minuto per ciascuna domanda. I quesiti di grammatica sono invece considerevolmente più veloci.
È buona norma lasciarsi sempre alcuni minuti alla fine della prova per controllare nuovamente quanto abbiamo scritto: a volte ci capita di fare un errore di distrazione, ed è abbastanza facile accorgersene se rileggiamo le nostre risposte.
Ricordiamo che per lo svolgimento della prova di matematica è consentito l’uso di un righello graduato, una squadra, un goniometro e un compasso, mentre non è consentito in nessun modo l’uso della calcolatrice. Per la prova di italiano non è consentito l’uso del vocabolario. In nessuna delle due prove è consentito l’uso del cellulare.
Nella maggior parte dei casi, le domande a cui rispondere hanno già scritte le risposte (di solito quattro), e dovrete scegliere tra queste quella che pensi sia giusta. In questi casi, c’è una sola risposta giusta, mentre le altre sono sbagliate.
In qualche domanda però vi verrà chiesto di stabilire se una certa affermazione è vera o falsa, quali di una serie di affermazioni siano vere o false, o di inserire voi stessi una risposta in un campo lasciato vuoto.
In ogni caso, se vi accorgete di aver sbagliato potete correggere scrivendo “NO” vicino alla risposta sbagliata e inserendo nuovamente un’altra risposta.
Le prove degli anni passati (assieme alle griglie di correzione) sono reperibili on-line direttamente sul sito dell’INVALSI.
Come abbiamo detto prima, proseguiremo ora fornendo la correzione della prova INVALSI di matematica sottoposta alle classi III della scuola media nell’anno scolastico 2014-2015.