La nascita della psicoanalisi: Freud

Sigmund Freud è l'iniziatore di quella disciplina che conosciamo come psicoanalisi e la sua pratica viene considerata pionieristica, infatti a cavallo tra otto e novecento chi soffriva di malattie mentali rischiava, nei sanatori, di subire un trattamento simile a quello di un vero e proprio prigionierio: solo con il novecento le patologie mentali cominceranno a venir considerate come delle malattie del cervello a tutti gli effetti. Durante i suoi studi a Parigi, Freud si avvicina a Jean-Martin Charcot, che cura le pazienti isteriche mediante l'ipnosi, e una volta tornato a Vienna lavora in comunione con Joseph Breuer, un altro medico che predilige l'azione dell'ipnosi. Insieme studiano il caso di Anna O., una giovane affetta da isteria che ad un certo punto della cura comincia a provare attrazione nei confronti di Breuer arrivando persino a sviluppare una gravidanza isterica. Da questo episodio Freud arriva all'elaborazione del concetto di "transfert", uno spostamento di affetto da una figura familiare alla figura del medico, e del metodo della catarsi ad esso legato.

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