Il concetto di trasparenza, che possiamo e dobbiamo applicare su scala nazionale, conosce anche una puntuale applicazione a livello della Pubblica Amministrazione, in stretta connessione con la questione degli Open Data.
Nel tempo è cresciuta una forte domanda per una riforma della Legge 141/90, si è giunti così all’emanazione dei D.Lgs. 150/2009 che ha introdotto una nuova disciplina della trasparenza finalmente intesa come "accessibilità totale [...] delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione". La trasparenza nella nuova accezione è finalizzata proprio a forme diffuse di controllo sociale dell’operato delle Pubbliche Amministrazioni e presuppone l’accesso da parte dell’intera collettività a tutte le “informazioni pubbliche” in possesso della PA, secondo il paradigma della “libertà di informazione” dell’open government di origine statunitense.
Gli assi principali della riforma del 2009 sono due:
- Indicazione dei dati da pubblicare sui siti web;
- Obbligo di approvazione del Programma triennale per la trasparenza che serve a spiegare ai cittadini in modo chiaro quali sono: i tempi con cui il Comune provvederà a pubblicare sul sito web questi dati, gli uffici incaricati della pubblicazione, i costi della pubblicazione, gli strumenti di verifica dell’avvenuta pubblicazione, il calendario delle successive Giornate per la Trasparenza.
Nel decreto legislativo del 2009 rimane salvaguardata la tutela della riservatezza dei “controinteressati”, fatta eccezione per il personale delle amministrazioni pubbliche: “le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto a una funzione pubblica e la relativa valutazione non sono oggetto di protezione della riservatezza personale”. Il principale limite del D.Lgs 150/2009 è che non ha disposto adeguati strumenti giuridici per sanzionare le amministrazioni inadempienti e inoltre la legge precedente 241/90 non è stata abrogata col risultato che le due normative e le loro rispettive filosofie di fondo coesistono, generando spesso conflitti. Ciò produce un limbo giuridico fra le due concezioni della trasparenza, che rende ancora più evidente e necessario il ruolo della società civile per rendere effettivi i diritti che la nuova normativa concede ai cittadini.
Il Comune, il livello istituzionale che stiamo analizzando in questo percorso, ha diversi strumenti per permettere ai suoi cittadini di trovare, comprendere e diffondere le informazioni in suo possesso e un cittadino attivo può vigilare sull’effettiva promozione di questi strumenti. Il principale strumento per dare attuazione alla trasparenza a livello comunale consiste nella pubblicazione organizzata, leggibile e guidata di tutti i documenti indicati sul sito web; questo deve avere determinate caratteristiche:
- Nella home page dev’essere presente un link che rimanda ad una sezione denominata “Trasparenza, valutazione e merito”, in cui devono essere indicate tutte le informazioni obbligatorie;
- Le voci devono essere tutte presenti anche se i contenuti non sono stati ancora pubblicati. In tal caso, dovrà essere indicata la data prevista per la pubblicazione;
- Notifica automatica: nella sezione devono essere presenti i Feed RSS (Really Simple Syndication), che permettono di avvisare gli utenti non appena viene inserito un nuovo contenuto;
- Formato aperto: le informazioni devono essere pubblicate e scaricabili in formato aperto;
- Interazione e partecipazione: all’interno della sezione “Trasparenza, valutazione e merito” devono essere presenti degli spazi per inviare segnalazioni o osservazioni.