Messalina

Sto elaborando la tesina per la maturità sull'argomento della seduzione facendo, quindi, la distinzione tra seduttore e femme fatale. E' giusto inserire, in latino, Giovenale con la sua satira VI paragonando Messalina ad una "femme fatale"?


il 23 Giugno 2015, da Federica Puzella

luca ghirimoldi il 23 Giugno 2015 ha risposto:

Ciao Federica, direi che il collegamento ci sta, anche se forse ti suggerirei altri collegamenti. :) Giovenale nella satira VI descrive infatti la figura di Messalina (che come figura storica - almeno per quanto ci è stato tramandato - potrebbe calzare bene alla definizione di “femme fatale”) secondo gli strumenti della “satira” (qui trovi una breve definizione di questo genere letterario: https://library.weschool.com/definizione/satira.html) e ciò contribuisce a far sì che la sua figura sia deformata e capovolta secondo le finalità del poeta, che sono quelli di una caustica ed amarissima “tirata” polemica contro le donne e contro il matrimonio. La satira VI è infatti scritta per l’amico Postumo, in procinto di convolare a nozze, a cui Giovenale descrive in quasi 700 versi tutte le colpe possibili di cui può macchiarsi una matrona romana. Messalina in tal senso è solo l’esempio più clamoroso e scandaloso, data la sua abitudine di fuggire nottetempo dal palazzo imperiale per andare a prostituirsi nei peggiori quartieri di Roma. Sul tema della “femme fatale” intrecciato con l’argomento della seduzione secondo me puoi trovare molto materiale in altri autori, come ad esempio Catullo ( https://library.weschool.com/lezione/letteratura-latina-catullo-biografia-liber-poetae-novi-8257.html) e il suo tormentato rapporto di amore-odio con Lesbia. I testi più celebri sono il carme 85 (quello di “Odi et amo”: https://library.weschool.com/lezione/catullo-poesie-odi-et-amo-traduzione-carme-85-10843.html ), nel carme 5 (“Vivamus, mea Lesbia, atque amemus: https://library.weschool.com/lezione/carme-5-catullo-poesie-da-mi-basia-mille-traduzione-analisi-traduzioni-latino-10919.html) e nel carme 8 (“Miser Catulle, desinas ineptire(: https://library.weschool.com/lezione/gaio-valerio-catullo-poesie-miser-catulle-traduzione-metrica-11678.html). In questi testi si fotografano bene i momenti successivi della storia d’amore tra il poeta e la “donna fatale” che lo conduce al sommo del piacere e della sofferenza. Altra figura “fatale” può essere la Clodia della “Pro Caelio” di Cicerone, descritta come una donna perversa e scostumata che ha portato sulla cattiva strada il buon Celio, di cui Cicerone difende gli interessi in tribunale. Sul versante della seduzione - se vuoi aggiungere qualcosa - il panorama è ancora più ampio. Si può citare la figura di Didone, che si innamora di Enea ma è costretta a vederlo partire per volonta degli dei, maledicendolo prima di suicidarsi nel libro IV dell’Eneide ( https://library.weschool.com/lezione/didone-eneide-traduzione-metrica-libro-4-publio-virgilio-marone-11658.html) oppure gran parte della produzione di Ovidio, come l’“Ars amatoria” ( https://library.weschool.com/lezione/ars-amatoria-publio-ovidio-nasone-riassunto-remedia-amoris-11983.html) oppure le “Heroides”. Un saluto e buona serata!