Verismo vs Neorealismo
un confronto ? cose in comune e differenze?
il 02 Marzo 2015, da Andrea Chicchi
l Verismo nasce sotto la diretta influenza del clima del positivismo, quell'assoluta fiducia nella scienza, nel metodo sperimentale e negli strumenti infallibili della ricerca che si sviluppa e prospera dal 1830 fino alla fine del XIX secolo. Inoltre, il Verismo si ispira in maniera evidente al Naturalismo, un movimento letterario diffuso in Francia (metà ottocento). Si sviluppa a Milano, la città dalla vita culturale più feconda, in cui si raccolgono intellettuali di regioni diverse; le opere veriste però rappresentano soprattutto le realtà sociali dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Così la Sicilia è descritta nelle opere di Giovanni Verga, di Luigi Capuana e di Federico de Roberto; Napoli in quelle di Matilde Serao e di Salvatore di Giacomo; la Sardegna nelle opere di Grazia Deledda; Roma nelle poesie di Cesare Pascarella; la Toscana nelle novelle di Renato Fucini. Il primo autore italiano a teorizzare il verismo fu Luigi Capuana, il quale teorizzò la "poesia del vero"; in seguito tuttavia Verga, che dapprima era collocabile nella corrente letteraria tardoromantica (era stato soprannominato il poeta delle duchesse e aveva un successo notevole) intraprese la strada del verismo con la raccolta di novelle Vita dei campi e infine col primo romanzo del Ciclo dei Vinti, I Malavoglia, nel 1881. In Verga e nei veristi, a differenza del naturalismo, convive comunque il desiderio di far capire al lettore il proprio punto di vista sulla vicenda, pur non svelando opinioni personali nella scrittura. Il Neorealismo è stato un movimento culturale sviluppatosi in Italia tra il 1940 e il 1950 che si è espresso soprattutto nella narrativa e nel cinema..Il Neorealismo è il libero incontro di alcune individualità ben distinte all'interno di un clima storico comune, dotato di una carica di entusiasmo e di sollecitazione fantastica. Infatti "il neorealismo non fu una scuola, ma un insieme di voci, in gran parte periferiche, una molteplice scoperta delle diverse Italie, specialmente delle Italie fino allora più sconosciute dalla letteratura." (Italo Calvino, prefazione a "Il sentiero dei nidi di ragno".) Il Neorealismo in Italia è sorto come conseguenza della crisi tra il 1940 e il 1945 che, con la guerra e la lotta antifascista, sconvolse fino alle radici e cambiò il volto all'intera società italiana. Il neorealismo si nutrì, quindi, di un modo di guardare il mondo, di una morale e di una ideologia nuove che erano proprie dell'antifascismo. Il Neorealismo si presentò così come un'arte impegnata contro l'arte che tendeva ad eludere i problemi reali del nostro Paese e cercò un mutamento delle forme espressive che sottolineasse la rottura con l'arte precedente e potesse esprimere più adeguatamente i nuovi sentimenti.
Ciao Andrea, l’argomento è ampio e complesso, provo a farti una sintesi! Allora, di sicuro ci sono molti punti di contatto. Il Neorealismo (come dice già il nome) nasce come volontà di recupero di quei narratori “realisti” di fine Ottocento - appunto, i veristi - per descrivere la realtà circostante. Per il Neorealismo infatti la funzione della letteratura (cioè, il fine per cui scrivere e leggere le opere letterarie) è quella di descrivere in modo “realistico” il mondo in cui lo scrittore e il suo lettore vivono, reagendo a quelle correnti letterarie (come l’Ermetismo o la Ronda) che nei decenni precedenti si erano concentrate sui problemi intimi del singolo. Questa scelta di visione del mondo si riflette a livello della poetica e dello stile: in buona parte dei casi i neorealisti recuperano alcune tecniche tipiche del verismo, in particolar modo di quello verghiano (qui trovi i nostri corsi su Verga: https://library.weschool.com/corso/malavoglia-mastro-don-gesualdo-giovanni-verga-poetica-verismo-7594.html e https://library.weschool.com/corso/vita-dei-campi-novelle-rusticane-giovanni-verga-poetica-verismo-7593.html): l’uso del canone dell’impersonalità, il ricorso all’indiretto libero (https://library.weschool.com/lezione/verismo-di-verga-e-discorso-indiretto-libero-5333.html), la frequenza del dialogato tra i personaggi- In generale, il Neorealismo si serve sopratttutto dello strumento del romanzo o del racconto (oppure del romanzo breve e del racconto lungo, che sono delle forme intermedie tra i due estremi), così come avevano già fatto i Veristi: i due movimenti insomma sono molto più attenti alla prosa che alla poesia. Un altro elemento in comune è la volontà di raccontare delle realtà regionali, mettendo in luce la vita delle fasce sociali meno note e conosciute al grande pubblico: pensa ad esempio alla Sicilia di Verga, alla Liguria di Calvino ne “Il sentiero dei nidi di ragno” (https://library.weschool.com/lezione/il-sentiero-dei-nidi-di-ragno-di-italo-calvino-riassunto-e-analisi-del-testo-1294.html), il Piemonte di “Paesi tuoi” di Cesare Pavese (https://library.weschool.com/lezione/cesare-pavese-romanzi-paesi-tuoi-personaggi-6001.html). L’obiettivo dei neorealisti ha in molti casi anche una sfumatura sociale: si tratta di portare a conoscenza della maggior parte possibile di persone una realtà prima sconosciuta o ignorata (il caso più rappresentativo è forse “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi: https://library.weschool.com/lezione/personaggi-cristo-si-fermato-eboli-6619.html). Altri elementi di similitudine sono l’apertura del verismo e del neorealismo ad altri campi artistici (rispettivamente, la pittura o il cinema) e in parte l’ispirazione culturale straniera (dal Naturalismo francese nel primo caso o dagli scrittori americani nel secondo). Ci sono tuttavia anche elementi di discontinuità: innanzitutto il Neorealismo non è un movimento unitario come il Verismo, e nessun autore neorealista giungerà a definire la caratteristiche della poetica come, ad esempio, Verga nella Prefazione de “L’amante di gramigna” (https://library.weschool.com/lezione/verga-amante-di-gramigna-analisi-riassunto-vita-dei-campi-verismo-narratore-impersonale-9462.html) o in quella de “I Malavoglia” (https://library.weschool.com/lezione/prefazione-malavoglia-riassunto-verismo-verghiano-5281.html). In più, cambiano radicalmente il periodo storico e il pubblico di riferimento. Il Verismo - sulla scia della cosiddetta “questione meridionale” (https://library.weschool.com/lezione/verismo-questione-meridionale-positivismo-verga-sidney-sonnino-franchetti-8942.html) - si presenta come fortemente critico nei confronti degli insuccessi dell’Unità nazionale, presto impantanatasi in clientelarismi e trasformismi politici; nel Neorealismo è invece predominante la narrazione del traumatico periodo appena trascorso, ovvero quello della Seconda guerra mondiale e della Resistenza contro i nazifascisti. Spero di averti aiutato (sono solo indicazioni abbastanza generali): se ti servisse ancora una mano, facci pure sapere! Buona giornata! :)