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Il complemento di specificazione e di denominazione

Che cos’è il complemento di specificazione?

 

Il complemento di specificazione è un complemento indiretto che serve per approfondire il senso generico o l’appartenenza del nome a cui è riferito e a cui si connette tramite la preposizione semplice di e le sue forme articolate del, dello, della, dei, degli, delle. Possiamo quindi dire che il complemento di specificazione risponde alle domande “di chi?” (quando il complemento è riferito a una persona o a un animale) e “di che cosa?” (quando il complemento è riferito a un oggetto inanimato).

Per esempio:

Il computer di Sara si è rotto di nuovo;
La batteria del cellulare è scarica: non posso chiamarti;
Ho comprato un manuale di botanica.

Il complemento di specificazione può anche essere sostituito dalla particella ne e dal pronome relativo cui.

Per esempio:

Davide ha conosciuto una ragazza carina ma non ne ricorda il nome;
Ho conosciuto un uomo il cui figlio si è arruolato nella Legione Straniera.

 

Tipologie di specificazione

 

Il complemento di specificazione può essere di vari tipi. Le specificazioni esplicative, attributive e possessive sono le più comuni, ma ne possiamo trovare diverse altre.

Vediamole più da vicino:

  • Specificazione esplicativa: La torta di mele è nel forno
  • Specificazione attributiva: Per le feste di Natale (= natalizie) andremo in montagna
  • Specificazione possessiva: Quegli auricolari sono di Luca
  • Specificazione di parentela: La sorella di Michele cucina molto bene
  • Specificazione di provenienza: I gatti del Bengala discendono dai leopardi
  • Specificazione di pertinenza: Il padre di Pietro andrà agli arresti domiciliari: è una decisione della magistratura.

Con nomi che indicano in particolare sentimenti o comportamenti quali desiderio, attesa, timore, paura, difesa, ecc. il complemento di specificazione può acquisire un doppio significato, a seconda che specifichi il soggetto oppure l’oggetto del sentimento o comportamento espresso da tali nomi: “la paura dei nemici” può infatti valere come “i nemici hanno paura” (si parla quindi di specificazione soggettiva), oppure può valere come “qualcuno ha paura dei nemici” (si parla quindi di specificazione oggettiva).

 

Da cosa dipende il complemento di specificazione?

 

Il complemento di specificazione generalmente si trova in dipendenza di un sostantivo. Ma spesso può anche trovarsi in dipendenza di un verbo, che descrive un’azione verso qualcuno o qualcosa, o di un aggettivo come desideroso, invidioso, avido, degno, geloso.

Per esempio:

Angelo si è dimenticato del gatto e non gli ha dato da mangiare;
Quell’uomo non è degno di mia figlia!
Il cane di Riccardo è desideroso d’affetto.

 

Il complemento di denominazione: cos’è e come si usa

 

Il complemento di denominazioneè, come quello di specificazione, un complemento indiretto introdotto dalla preposizione semplice di e dalle sue forme articolate del, dello, della, dei, degli, delle. La particolarità del complemento di denominazione è quella di indicare il nome specifico del sostantivo generico a cui è riferito. Deve quindi poter rispondere all’ipotetica domanda “di quale nome?”.

Facciamo qualche esempio:

Il vulcano di Stromboli si trova in Sicilia;
Sono nato nel mese di Luglio;
L’imputato risponde al cognome di Rossi.

Il complemento di denominazione può riferirsi a un sostantivo comune di luogo, come isola, nazione, città, comune, regno, regione, repubblica, ecc.; oppure a un sostantivo generico, come nome, cognome, soprannome, titolo, giorno, mese, etc.

Per esempio:

Il poeta Ugo Foscolo è nato sull’isola di Zante;
Lancillotto venne insignito con il titolo di cavaliere della Tavola rotonda;
Mattia Pascal vive nel comune di Miragno.