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I pronomi relativi

Il pronome relativo: cos’è e come si usa

 

Pronomi relativi variabili ed invariabili

 

I pronomi relativi hanno la funzione di mettere in relazione tra di loro le frase, collegando una proposizione reggente con una subordinata; il pronome cioè sostituisce nella frase relativa un sostantivo (o un altro pronome o un’intera frase) presente nel periodo reggente, ricoprendo anche una specifica funzione logica. Nella frase:

Il libro, che è sul tavolo, è di Giovanni.

il pronome relativo che si lega all’antecedente “libro” 1 e lo sostituisce nella subordinata, indicando che è il soggetto della frase secondaria (“il libro è sul tavolo”).

I pronomi relativi si distinguono in invariabili (che cioè non modificano la loro forma in base a genere e numero del sostantivo cui si riferiscono) e variabili; schematizzando, i pronomi relativi sono:

  Pronomi relativi invariabili Pronomi relativi variabili
Soggetto Che 2 Il quale, la quale, i quali, le quali
Complemento Cui Del quale, al quale, per il quale ecc. ecc.

 

Le caratteristiche dei pronomi relativi

 

- Che: è un pronome invariabile per genere e numero, e può svolgere, riferendosi a persona, cosa o animale, la funzione di soggetto o di complemento oggetto 3:

Soggetto: La ragazza che ha portato le lasagne è Manuela.
Complemento oggetto: La persona che ti presento è la nuova responsabile.

- Cui: è un pronome invariabile che serve per diversi complementi indiretti (tra cui il complemento di specificazione, il complemento di termine, il complemento di causa e i complementi di luogo 4, e così via) all’interno delle subordinate; è quindi sempre introdotto da una preposizione semplice o articolata. Ad esempio:

Complemento di specificazione: Andrea, ti presento la ragazza di cui ti ho parlato.
Complemento di termine 5: La persona a cui ho consegnato i documenti è il segretario.
Complemento di causa: Il motivo per cui ho preso questa decisione è il seguente.
Complemento di compagnia: Quello è il professore con cui ho discusso la tesi.

- Il quale: insieme alle altre forme (la quale, i quali, le quali) è un pronome variabile e può venir usato come soggetto o come complemento oggetto, concordando in genere e numero con il termine cui si riferisce. In tal senso, questo pronome variabile è utile in tutti i casi in cui utilizzare che o cui potrebbe generare dei dubbi su ciò che stiamo dicendo. Si veda la differenza:

Il fratello di Sonia, che abita accanto a casa mia, ha comprato una nuova motocicletta.
Il fratello di Sonia, il quale abita accanto a casa mia, ha comprato una nuova motocicletta.

La sorella di Massimo, di cui ti ho parlato ieri, partirà per gli Stati Uniti.
La sorella di Massimo, della quale ti ho parlato ieri, partirà per gli Stati Uniti.

 

I pronomi relativi misti

 

Una categoria particolare dei pronomi relativi sono i cosiddetti pronomi misti o doppi, ovvero quelli formati da due pronomi differenti uniti in un’unica parola; i pronomi misti sono generati dall’unione di:

- Un pronome dimostrativo e un pronome relativo.
- Un pronome indefinito e un pronome relativo.

I pronomi relativi misti sono:

- Chi: pronome invariabile che corrisponde a un pronome dimostrativo (“colui”, “colei” ecc.) e un pronome relativo (“che”):

Chi ti ha comprato quegli orecchini, non ha nessun gusto.

- Chiunque: pronome invariabile che nasce dall’unone di un pronome indefinito e di un pronome relativo; significa “qualunque persona che”:

Chiunque abbia parlato così bene avrà il mio voto.

- Quanto: pronome invariabile, equivalente a “ciò che”, che corrisponde a un pronome dimostrativo e un pronome relativo:

Quanto dici è giusto.

- Quanti, quante: equivale a “tutti quelli che”, “tutte quelle che” ed è foramto da un proneme dimostrativo e da un pronome relativo:

Parteciperanno alla lotteria quanti si iscriveranno.

1 Per norma grammaticale, il pronome relativo prevede come antecedente un nome determinato, a meno che il sostantivo (come nel caso dei nomi propri) non voglia un articolo determinativo prima di sé..

2 Che in questo caso ha funzione sia di soggetto che di complemento oggetto.

3 È possibile utilizzare il pronome che con valore temporale: “Il giorno che ci siamo visti mi sono dimenticato di dirti quella cosa”; l’uso di che in sostituzione di altricomplementi indiretti (“In Italia sono molti quelli che gli piace il calcio”) è invece una caratteristica tipica dell’oralità ed è un errore da evitare.

4 Per introdurre il complemento di luogo in una subordinata relativa dipendente da una reggente è possibile utilizzare anche dove (equivalente a “in cui, nel quale”) e donde (“da cui, dal quale”).

5 Nel caso del complemento di termine, è possibile utilizzare cui anche senza la preposizione: La persona cui ho consegnato i documenti è il segretario.

Testo su Italiano

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